Il libro ha per sottotitolo “Ricette metropolitane di un professore poco ordinario” ed è stato ufficialmente presentato per la prima volta proprio a Cuneo a Scrittorincittà.
Diviso in cinque capitoli incorpora sessanta ricette che accompagnano un’autobiografia gastronomica fuori dal comune, una raccolta “faziosa e settoriale, non razionale né sistematica”, ma di sicuro effetto non per insegnare qualcosa a qualcuno ma piuttosto condividere il piacere della tavola. Eggs Benedict a Manhattan” è una sorta di Bildungsroman in salsa sovietica in cui l’autore ripercorre le tappe della propria vita e carriera accademica, da studente a professore a pensionato, ma anche quella radiofonica, squadernando davanti a noi ricordi e aneddoti, scoperte e innamoramenti culinari, senza tralasciare la passione per il teatro. Le città che ha visitato gli sono sempre servite come porte d’accesso alle cucine di tutto il mondo, non solo a quella del paese in cui soggiornava. In tutte ha cucinato per sé e per gli amici. Gli amici sono i commensali, ma anche uno degli ingredienti fondamentali della vita del professore. Piretto ha avuto la fortuna di incontrare insegnanti, intellettuali culturalmente aperti e disponibili allo scambio di esperienze, da veri maestri. C’è anche un ricettario tradizionale. Ciascuna ricetta è presentata con una fotografia, la lista degli ingredienti e le indicazioni per l’esecuzione. Da leggere, non solo perché sono strettamente connesse con il testo, ma anche perché contengono piccole perle.
Eggs Benedict a Manhattan
di Gian Piero Piretto
Raffaello Cortina Editore
19 euro