Un fatto di cronaca nera altolocata, nel Castello di Racconigi e coinvolge la famiglia reale. L’argomento ha fatto scalpore sui giornali di inizio Novecento. Casa Savoia è un tassello di un ordito ben più ampio, vittima e insieme attore di trame politiche diffuse.
Nel 1911 in un albergo poco raffinato si trovano i cadaveri del tenente Paternò e dell’amante, l’avvenente contessa Trigona. Delitto misterioso preceduto due anni prima da un altrettanto inspiegabile furto nella reggia di Racconigi. Sullo sfondo c’è un’Europa che si divide sul piano diplomatico fra la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa e si sta avvicinando a un conflitto senza precedenti.
A unire i due avvenimenti, una serie di personaggi legati ai servizi segreti di Austria e Germania, oltre a ladruncoli torinesi. A tenere insieme tutti è la cupidigia che fa passare in secondo piano anche i sentimenti più nobili. Amicizia, amore sono parentesi in un fitto intrecciarsi di relazioni sostenute da grosse somme di denaro, a loro volta maneggiate da interessi politici internazionali: “in cambio di soldi si trovano ladri e anche sicari, dappertutto e in qualsiasi momento”. Non a caso la corruzione che darà la svolta definitiva del romanzo avviene nella Chiesa di San Luigi dei Francesi davanti alla Vocazione di Matteo di Caravaggio: la scelta dei personaggi è messa sul tavolo da gioco tra carte e denari del dipinto.
Il giallo non è affare solo per uomini. Se loro agiscono, sono però personaggi femminili , in modo defilato ma assolutamente consapevole, a tirare le fila del gioco, talvolta seducenti, più spesso risolute e lucide.
Intrigo reale a Racconigi
di Cleto Schiavilla
ArabaFenice
17 euro