Riceviamo e pubblichiamo il commento di Marco Borgogno, ex sindaco di Borgo San Dalmazzo, dopo i risultati delle elezioni comunali
“Un osservatore attento non avrebbe sbagliato una virgola nel prevedere l’esito delle elezioni borgarine. La vittoria della Robbione era scontata e meritata, l’arrivo strategicamente in extremis di Varrone, troppo tardivo; pur superando nei numeri il risultato presumibile di un secondo posto, era prevedibile nella impossibilità di vittoria. Qualche dubbio rimaneva sull’esito della lista voluta da Forza Italia “Realizziamo Insieme”, che ha prodotto una dispendiosa campagna elettorale; ma il risultato non è stato conseguente alle attese. La Torre era ben conscia delle sue limitazioni e sapendo “decubertianamente” che “l’importante è partecipare” ha limitato al massimo le spese per la campagna elettorale con una lista costruita all’ultimo momento, eleggendo in Consiglio Comunale Marco Bassino, un giovane ventenne pieno di idee e di volontà: obiettivo raggiunto e ringraziamento ai candidati che si sono prestati a questa operazione. Onestamente ci si aspettava qualche voto in più, ma la evidente volontà di un cambiamento radicale, quella che abbiamo definito una scommessa, ha trovato molti d’accordo a parole, ma non nei fatti. Quindi capitolo chiuso con una maggioranza che ha dalla sua parte il forte consenso della gente e ci si augura anche la fantasia e il coraggio di scelte anche impopolari, ma necessarie per guardare a un futuro diverso, che oggi appare ancora nebuloso. I grandi problemi sul biodigestore, sul parco fotovoltaico dell’Italcementi, sulla Caserma degli Alpini, ben poco hanno inciso sulle scelte degli elettori.
La Torre c’è; è stata la protagonista di questo periodo preelettorale, ha sfiorato più volte l’idea di produrre una lista condivisa da formazioni partitiche e civiche in grado di poter competere per la vittoria creando un serio e utile confronto per gli interessi cittadini. Poi, come spesso accade per la imperante insipienza della razza politica, autolesionistica e sospettosa, emula di quel tale che per far dispetto alla moglie si tagliò gli attributi, tutto è svanito. Ma, a dispetto di tutti, La Torre, simbolo antico, è di nuovo presente in Consiglio!”
Marco Borgogno, ex sindaco di Borgo San Dalmazzo