Cuneo – Da tempo in attesa di una nuova destinazione, e dei sempre più necessari lavori di ristrutturazione, Villa Invernizzi è stata oggetto nella notte scorsa del furto di un portabandiera in ferro e rame da un balcone. I ladri hanno forzato il lucchetto sul cancello d’ingresso e si sono poi arrampicati, danneggiando in parte anche il balcone stesso. Non è la prima volta che la Villa, abbandonata da tempo, di proprietà in parte del Comune e in parte di un privato e tutelata dalla Sovrintendenza, è oggetto di atti vandalici e di furti.
Il problema del recupero della Villa Invernizzi, all’incrocio tra via Rosa e via Arnaud, è da tempo al centro delle richieste del quartiere Cuneo Nuova e del dibattito cittadino, con numerose interpellanze da parte dei consiglieri di minoranza, in particolare Ugo Sturlese, che si sono rinnovate nel corso degli anni. Il Comune è proprietario del 95% dell’immobile, salvato dall’abbattimento grazie al passaggio del bene sotto al tutela della Soprintendenza ai Beni Culturali per il suo valore storico-resistenziale in quanto fu sede del comando partigiano e del Cln di Cuneo durante Resistenza, e architettonico e per il suo stile liberty, in particolare per l’originale scala interna ogivale con fontana e gli stucchi sui soffitti.
La struttura dovrà essere ristrutturata, ma per tempi e modalità degli eventuali lavori bisogna ancora attendere perché al momento il Comune, proprietario del 95% dell’ìmmobile, non ha ancora definito come e quando intervenire e come utilizzare la struttura, in attesa anche di definire il passaggio della restante parte di proprietà privata nell’ambito del piano esecutivo convenzionato che coinvolge la vicina area ex F5.