Cuneo – Visto il grande successo di pubblico, l’associazione grandArte ha deciso di prorogare fino a domenica 19 giugno la mostra antologica di Luigi Mainolfi dal titolo “Il respiro della terra” allestita nel Complesso monumentale di San Francesco a Cuneo.
In questa ampia esposizione, le opere, che documentano esemplarmente i principali aspetti della ricerca plastica di Mainolfi, dagli anni Ottanta a oggi, sono state installate con studiata attenzione, dando vita a una narrazione visiva che si sviluppa con grande respiro unitario all’interno degli articolati spazi dell’architettura gotica. I lavori sono messi in scena, senza criteri cronologici, in ordine sparso nella navata centrale, e si insediano liberamente, senza piedistallo, con equilibrio e giusta tensione estetica nell’abside e nelle sette cappelle laterali. Le sculture, che prendono corpo nei materiali più diversi, dalla terracotta al bronzo, dalla pietra al legno, dal rame al ferro, sembrano nascere e concretizzarsi in modo quasi spontaneo, autogenerativo, lontane dalla fissità di ogni modello esistente. Per Mainolfi, ‘la scultura nasce, si espande, si gonfia, si agita: vuole diventare un’onda, un vento, un vulcano, qualcosa di animato’. Curata da Francesco Poli, la mostra è aperta dal martedì alla domenica, dalle 15,30 alle 18,30, con ingresso gratuito.
Inoltre venerdì 10 giugno, alle 21, in San Francesco riecheggeranno musiche di Bach, Mozart, Beethoven, Gjeilo, Vasks e Arnesen nell’ambito del concerto “Mondi vicinissimi”: le sculture di Mainolfi faranno da sfondo al concerto del coro della Società Corale Città di Cuneo diretto da Giuseppe Cappotto, che per l’occasione celebra i 75 anni di fondazione, e dell’orchestra degli alunni del Conservatorio Ghedini di Cuneo. Ad accompagnarli Bartolomeo Gallizio all’organo e Andrea Vigna Taglianti al pianoforte.