Dogliani – Aveva messo in vendita un giubbotto da moto su un sito web ma invece di incassare 260 euro, come pattuito con il finto acquirente che lo contattò, perse addirittura 3.439 euro. Come si è svolto il fatto lo ha raccontato la stessa vittima della truffa al giudice nel corso dell’udienza in cui è stata rinviata a giudizio E. F., residente vicino a Roma, intestataria della carta Postepay Revolution su cui vennero depositati i soldi.
L’uomo, costituito parte civile in giudizio, ha riferito di essere stato contattato da un signore per l’acquisto dell’indumento e al momento di stabilire la modalità di pagamento gli venne detto che il giubbotto era un regalo per un amico e che per velocizzare l’operazione si poteva fare l’operazione di pagamento direttamente a uno sportello della Posta in modo da ricevere subito i soldi sul proprio bancomat.
Allo sportello di Dogliani però andò in scena la solita truffa dell’operazione non riuscita e quindi ripetuta più volte in modo da “alleggerire” il malcapitato il più possibile; in questo caso poi, il truffatore non soddisfatto dei soldi derubati, aveva anche richiamato la sua vittima per ripetere l’operazione ancora una volta quella sera stessa.
Il denunciante però rientrando a casa era stato messo in allerta dal figlio sulla truffa del trasferimento tramite bancomat e quindi si recò subito a denunciare il fatto.
I Carabinieri svolsero le indagini sul cellulare usato nella conversazione, che risultò intestato a un cittadini extracomunitario irreperibile, mentre la carta Postepay era intestata a E. F., che aveva attivato quella carta il giorno stesso della truffa, il 15 luglio 2020, e l’aveva disattiva, dopo averla debitamente svuotata, due giorni dopo.
Completata l’istruttoria, il processo è stato rinviato al 12 dicembre prossimo per la discussione.