Saluzzo – Era già successo altre volte che venisse fermata perché sprovvista della mascherina, e quando il 5 maggio 2020, alzandosi dal tavolo del bar dove si trovava con la madre per andare a comprare le sigarette, venne fermata dai Carabinieri per essere nuovamente sanzionata, insultò i militari con frasi oltraggiose come “avete rotto, guardate sempre me che sono senza mascherina, ma andate a cercare gli spacciatori”. Anche la madre D. S. P. intervenne a dare man forte alla figlia e anche lei insultò i militari che le hanno quindi denunciate per oltraggio a pubblico ufficiale. Al processo con rito abbreviato M. T. E. ha chiesto scusa per quelle parole oltraggiose, frutto di un momento di particolare esasperazione per la situazione che si era creata. Alla domanda però del pubblico ministero se avesse inteso chiedere scusa ai Carabinieri o pensato di risarcire il danno, la ragazza ha risposto di no e per questo motivo l’accusa ha chiesto la condanna per entrambe le imputate a quattro mesi di reclusione. La difesa dal canto suo ha invece ribadito che quelle parole non costituivano reato in quanto andavano interpretate come la legittima reazione a un gesto che avevano percepito come persecutorio. Il giudice ha accolto la richiesta di condanna ridimensionando però la richiesta dell’accusa con una pena di 16 giorni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali.