Cuneo – La Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini fissata il 26 gennaio di ogni anno è legge. Il Senato ha approvato il riconoscimento per il Corpo d’Armata Alpino, una proposta partita da un’iniziativa del gruppo della Lega alla Camera dei Deputati.
La scelta del 26 gennaio fa riferimento alla sanguinosa battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943 durante la seconda guerra mondiale e fu un feroce scontro tra le incalzanti truppe sovietiche e le forze residue dell’Asse in ripiegamento nella parte meridionale del fronte orientale e costituì la fase cruciale e risolutiva della ritirata di Russia, determinando l’annientamento delle truppe italiane, decimate da morti, feriti e prigionieri. Circa 40.000 uomini rimasero indietro, morti nella neve, dispersi o catturati. Migliaia di soldati vennero presi prigionieri durante la ritirata e radunati dai sovietici in vari campi e solo una percentuale minima di questi prigionieri farà ritorno in Italia a partire dal 1945. La Cuneense pagò il più alto tributo di sangue rispetto a tutti gli altri reparti dell’Esercito Italiano: 12.575 penne nere cadute e disperse, delle quali 5.804 provenienti dalla nostra Provincia di Cuneo.
In seguito all’istituzione della Giornata nazionale degli Alpini, il 26 gennaio, in ciascuna provincia o ente territoriale di livello equivalente, gli organi competenti, con il coinvolgimento dell’Associazione nazionale alpini, potranno organizzare cerimonie ed eventi nonché testimonianze sull’importanza della difesa della sovranità nazionale, delle identità culturali e storiche, della tradizione e dei valori etici di solidarietà e di partecipazione civile che il Corpo degli Alpini incarna. Previsto anche l’imbandieramento degli uffici pubblici. Inoltre, visto l’alto valore educativo, sociale e culturale della Giornata, gli istituti scolastici potranno promuovere iniziative per celebrare la ricorrenza.