Undici anni dopo la prima edizione, Gianrico Carofiglio rimette mano alla sua “Manomissione delle parole” e lo aggiorna con la nuove “torsioni” della lingua prodotte in questi anni dai nuovi protagonisti della vita politica e sociale del paese. A partire da sei pilastri del lessico civile (vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta e popolo), l’ex magistrato invita a un viaggio nei percorsi seguiti dalla lingua e da come viene utilizzata nel dibattito pubblico. Una vera e propria guida all’interno dei labirinti della comunicazione, nelle sue distorsioni e nella forza irresistibile delle parole per cercare di conoscerne le trappole ed evitarne il più possibile le occasioni di contaminazione e di manomissione e rimanere cittadini liberi e consapevoli, per quanto possibile nell’epoca dei social. “Questo libro è innanzitutto un atto politico – scrive Carofiglio nell’introduzione a questa seconda edizione – Lo era nella prima edizione, che, nel 2010, analizzava il linguaggio del presente, il linguaggio della resistibile ascesa di Berlusconi e della sua imprevista, ma non imprevedibile, longevità politica. Lo è in questa nuova edizione, nel 2021, ora che quel linguaggio è divenuto la premessa, se non il paradigma, di nuove distorsioni, di nuove manomissioni, di nuovi e più gravi svuotamenti di senso del lessico e del dibattito politico. Dunque, di un ulteriore indebolimento della qualità della vita democratica. Ho scelto di aggiornare il testo, mantenendone integro l’impianto originario, eliminando i passaggi legati a un’attualità ormai superata, inserendo riferimenti a quanto accaduto in questi anni, alle nuove torsioni della lingua prodotte dall’avanzata populista che – com’è ovvio – è fenomeno politico ma anche antropologico, culturale”.
La nuova manomissione delle parole
di Gianrico Carofiglio
Feltrinelli
15 euro