L’autore americano Bollen costruisce un thriller ambientato in una meravigliosa isola greca di Patmos con protagonista la ricchezza. O meglio Ian Bledsoe rampollo milionario viziato che si mette in testa grazie di voler cambiare il mondo. E così, da nobile idealista, si ritrova crollato, diseredato, fiancheggiato da terroristi e narcos. Un ragazzo distrutto con un’unica ancora di salvezza: l’amico Charlie Konstantinou, anche lui ricco discendente di una potente famiglia greco-cipriota cresciuto fra domestici e scuole private, che però se la spazza piuttosto bene. Si è rifugiato in Grecia, gestisce un noleggio di yatch e amministra un impero mentre Ian è al verde e senza un briciolo di eredità. L’unica ancora di salvezza è l’amico. Charlie accoglie Ian come un fratello. Gli offre una casa e un lavoro così la vita riparte tra ricchezza, il bel sole del Mediterraneo, donne e divertimenti. Ma c’è sempre un ma… I due amici da piccoli giocavano “al gioco della distruzione”: un commando armato era pronto a tutto per uccidere e bisognava escogitare con le parole un piano di fuga, sacrificando i legami emotivi e le persone pur di salvarsi la pelle. E se Patmos non fosse altro che lo scenario di un nuovo gioco della distruzione, ma questa volta tragicamente vero? Lentamente, quasi senza accorgersene la gioia si fa tragedia e la spensieratezza si tinge di nero, lo spendido mare greco si trova ad ospitare ondate di profughi siriani ammassati su gommoni. Bollen conduce senza farsi accorgere la storia dall’ideale al reale, dal leggero al tragico mentre un senso di pericolo incombe sulla storia: quando improvvisamente Charlie scomparirà nel nulla, senza lasciare alcuna traccia, toccherà proprio a Ian dipanare la matassa. Un grande romanzo sul gioco di contrasti.
Il gioco della distruzione
di Christopher Bollen
Bollati Boringhieri
20 euro