Valdieri – L’Ente di gestione delle Alpi Marittime porta all’attenzione degli escursionisti i possibili rischi derivanti dalla processionaria del pino. Si tratta di un lepidottero infestante che, allo stato larvale, si ciba delle foglie ed è dannoso per le piante, ma anche, potenzialmente, per l’uomo e per gli animali. Le larve, che possono raggiungere i 3 o 4 centimetri, hanno il capo nero con peluria gialla e il corpo grigio sulla dorsale e giallo-bruno sul ventre. Sul dorso le larve hanno tubercoli con peli arancio o rosso fulvo particolarmente urticanti che, in caso di contatto diretto (o se liberati nell’ambiente) provocano irritazioni cutanee, alle mucose e alle vie respiratorie. I nidi della processionaria, simili a batuffoli di cotone, sono formati da fili sericei che inglobano aghi secchi e detriti vari. Il Parco consiglia vivamente a chi si imbatte in nidi di processionaria del pino a evitare di sostare nell’area infestata, di toccare larve o nidi perché i peli urticanti possono facilmente diffondersi nell’aria e, in presenza di cani, di tenerli al guinzaglio corto e sotto stretto controllo per evitare che vengano a contatto con le larve. I cani, infatti, sono particolarmente sensibili e in caso di contatto con la processionaria del pino possono avere problemi di edemi linguali e facciali, problemi respiratori e vomito, per cui è necessario contattare un veterinario.