Frassino – L’Unione montana del Varaita ha inviato giovedì 3 marzo una lettera al ministro della cultura Dario Franceschini, al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e all’assessore regionale al Pnrr e allo sviluppo economico Andrea Tronzano, per esprimere una forte contrarietà rispetto alle modalità di selezione dai Comuni da individuare come progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati (inserito nelle azioni previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza). Secondo quanto definito, ciascuna regione dovrà selezionare un singolo Comune, da sottoporre poi al ministero, che beneficerà di un finanziamento dell’importo di 20 milioni di euro.
Il presidente dell’Unione del Varaita, Silvano Dovetta, chiede però “una complessiva revisione delle modalità di intervento al fine di individuare, in ogni Regione, un gruppo di Comuni che lavorino insieme nel comporre un progetto su più borghi di una stessa area territoriale, di una stessa valle, di una medesima area geografica omogenea, così come ha chiesto l’Uncem in diverse occasioni”. La proposta che arriva dalla valle Varaita è quella di finanziare piuttosto 20 Comuni con la cifra di un milione di euro ciascuno, per avviare importanti interventi di riqualificazione dei propri borghi, puntando al mantenimento di più comunità vive e rigenerando spazi e contesti pubblici, edifici, servizi, luoghi di produzione, crescita, inclusione.