Vernante – A 45 giorni dall’inizio dei lavori l’abbattimento dell’ex vetreria è quasi completo. Tempo una settimana e, della fabbrica, rimarranno in piedi solo due ciminiere. Saranno la memoria dello stabilimento, inaugurato nell’ultimo dopo guerra e in cui fino a metà anni ’70 hanno operato circa 180 persone. A molti, invece, i due camini ricorderanno l’ecomostro che per anni ha capeggiato alle porte del paese. Una cittadina che in quarant’anni ha saputo trasformarsi da industriale a turistica.
L’abbattimento dello stabilimento è un evento storico per Vernante e per la Valle Vermenagna. Il risultato l’hanno perseguito diverse amministrazioni comunali. A raggiungerlo c’è riuscita quella del sindaco Gian Piero Dalmasso che, dopo anni di trattative, è riuscito a convincere la Fantino Costruzioni Cuneo e un fondo immobiliare, proprietari dell’ex vetreria a demolirla.
L’intervento è a cura del Centro riciclaggio macerie (Crm) di Cherasco, ditta specializzata in demolizioni.
Ad oggi non c’è intenzione di costruire da parte dell’impresa, nonostante esista già un Piano esecutivo convenzionato (Pec) che prevede una zona residenziale e commerciale.
Sulla superficie di 25 mila metri quadri della fabbrica, il Piano regolatore generale ammette una cubatura di 24 mila metri cubi, pari a 125 alloggi, 4000 metri cubi a uso commerciale e 13 mila metri quadri di spazi pubblici, dalle aree verdi ai parcheggi, alle strade.
Nell’area che ora sembra la pista di un aeroporto, il Comune vorrebbe costruire un polo scolastico moderno e dotato di palestra e anche una scuola e laboratorio per la costruzione del coltello Vernantin. Il primo obiettivo potrebbe concretizzarsi presto, se il progetto sarà finanziato dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).