Verzuolo – Si è svolto mercoledì 9 febbraio il primo incontro del progetto “DeactiveHate” (“Disattiva l’odio”), per i giovani studenti (nella foto) della classe quinta C ad indirizzo informatico dell’Istituto Denina-Pellico-Rivoira. Il progetto, che coinvolgerà tutte le classi del triennio informatico, è organizzato dai professori Manuela Dalbesio e Pierangelo Verga ed è tenuto da Alessandra Cignarella e Simona Frenda (due giovani ricercatrici della Facoltà di Informatica dell’Università di Torino).
Durante le 10 ore previste per ogni classe, che prevedono cinque incontri a febbraio e a marzo, gli studenti seguiranno un percorso in cui verrà utilizzata l’intelligenza artificiale e la linguistica computazionale, per contrastare la diffusione dei messaggi d’odio in rete. Le attività vedranno impegnati gli studenti che dovranno mettersi in gioco sulle tematiche relative alle discriminazioni, facendo riferimento anche ad esperienze personali. Durante il laboratorio gli studenti impareranno a cogliere ed etichettare dati, nonché ad analizzarli ed a classificarli per parole chiave. Lo scopo sarà quello di creare degli algoritmi di classificazione dei testi e software capaci di catturare ed eliminare le parole di odio dai social network più noti.