Borgo San Dalmazzo – Il 15 febbraio del 1944, a Borgo San Dalmazzo, 26 ebrei internati nel campo cittadino raggiungevano la stazione ferroviaria e venivano fatti salire su vagoni-merci. Iniziava così la loro deportazione, via Fossoli (frazione di Carpi, in provincia di Modena), verso il campo di concentramento di Auschwitz. Appena due i sopravvissuti.
Martedì 15 febbraio, anniversario della seconda deportazione dal campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo, MEMO4345 propone una nuova apertura al pubblico con fruizione libera e gratuita dei contenuti dalle ore 14.30 alle 18.30. Durante il pomeriggio proiezione delle due video-narrazioni dedicate alle famiglie Greve e Lattes, deportate proprio il 15 febbraio 1944 da Borgo San Dalmazzo.
Alle ore 17, presso gli spazi dell’allestimento, si terrà l’incontro “I Levi di Saluzzo e di Mondovì”, raccontati da Antonio Brunetti. Introduce l’incontro Adriana Muncinelli, curatrice di MEMO4345 e già ideatrice e responsabile del progetto di ricerca “Oltre il nome”, condotto in collaborazione con Elena Fallo e successivamente sfociato nella pubblicazione del saggio omonimo, edito nel 2016 da Le Château Edizioni di Aosta, su cui l’allestimento di MEMO4345 si basa.
Continuano intanto nel fine settimana le visite guidate a MEMO4345 e dal lunedì al venerdì le attività didattiche per scolaresche. La prenotazione può essere effettuata presso l’Ufficio Turistico IAT di Borgo San Dalmazzo (tel. 0171.266080 – dal mercoledì al venerdì, ore 8.30 – 12.30 e 14.30 – 17.30 / sabato e domenica ore 9.30 – 12.30) o via mail scrivendo a info@memo4345.it. Per maggiori informazioni su MEMO4345: www.memo4345.it
MEMO4345 è un progetto del Comune di Borgo San Dalmazzo, realizzato anche con il contributo del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), nell’ambito di “Vermenagna-Roya” (Programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia Alcotra 2014/20) e con il contributo di Fondazione CRC per restauro e valorizzazione della ex Chiesa di Sant’Anna.