Cherasco – Nella prima metà di gennaio sono stati registrati, sul territorio comunale di Cherasco, due episodi di avvelenamento di cani, avvenuti a pochi chilometri di distanza. I due animali sono stati ricoverati d’urgenza presso una clinica veterinaria, dove è stato confermato il sospetto di avvelenamento per ingestione di sostanze tossiche.
“L’uso di esche avvelenate – spiegano dal comando provinciale dei Carabinieri Forestali – è purtroppo molto ricorrente nelle aree vocate alla raccolta dei tartufi, dove soggetti senza scrupoli avvelenano i cani dei ‘trifulao’ rivali per dispetto o per interessi economici legati alla raccolta del pregiato fungo ipogeo. Le indagini si stanno muovendo in questa direzione in quanto i due episodi si sono verificati in aree vocate alla produzione di tartufi. Nel primo caso di avvelenamento il cane è venuto in contatto con le esche avvelenate durante la ricerca di tartufi, nel secondo caso l’animale era a passeggio con la proprietaria in un’area di interesse per la raccolta”.
I Carabinieri Forestali sono intervenuti per la bonifica con cani antiveleno, addestrati alla ricerca di esche avvelenate e carcasse di animali avvelenati; sono in corso le indagini per l’individuazione dei responsabili, che oltre ad aver violato la normativa in materia possono incorrere in conseguenze sul piano penale.
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