Cuneo – Martedì 1° febbraio alle 21 al Teatro Toselli va in scena “La classe”, un docupuppets di Fabiana Iacozzilli fatto da pupazzi e uomini, ma anche un rito collettivo in bilico tra La classe morta di Kantor e I cannibali di Tabori.
Interpretati da pupazzi in mano mossi da un misterioso deus ex machina, questi ricordi/pezzi di legno – bambini ridotti a marionette, fantocci di gioventù morte, impotenti e manipolati come oggetti – si muovono senza pathos su dei tavolacci che ricordano i banchi di scuola, i tavoli da macello o i tavoli operatori di qualche esperimento che fu. Tutt’intorno silenzio. Solo rumori di matite che scrivono e di compagni che respirano. E poi rumori di gessi che si consumano scrivendo dettati alla lavagna. I genitori sono assenti, non pervenuti. Sono solo disegnati su un cadavere di lavagna, ma ben presto cancellati. Lo spettacolo indaga il rapporto tra la nostra infanzia e il diventare adulti: che cosa rimane dentro di noi delle esperienze e delle conoscenze acquisite da bambini?
Biglietti sul sito del Comune di Cuneo oppure il giorno dello spettacolo dalle 16 al botteghino del teatro.