La settima opera di Sarah Cogni, autrice ligure trapiantata nelle montagne del Piemonte. E sono queste montagne che ispirano il suo nuovo lavoro. Una storia ambientata ai tempi nostri, ma che ha radici negli anni della Seconda Guerra Mondiale. L’incontro tra due infanzie, una “ebrea” in fuga dalla Francia e l’altra italiana, che all’improvviso scopre il mondo, la storia cattiva. Questa vicenda del passato ritorna prepotentemente tra le antiche mura di una villa monregalese. E la memoria, “che è già dolore”, muta le cose delle vite, di quella vecchia bambina e della sua giovane amica, eroica “bottegaia”, dispensatrice di dolci prelibatezze del territorio.
La bottega di Veronica è accogliente, ha il sapore dei vecchi negozi dove si sente il calore umano e l’amicizia. Per uno strano caso del destino il suo cognome quasi coincide con quello delle anziane sorelle Eliana e Amalia, cosicché si trova coinvolta in una storia che ha inizio molti anni prima, quando le montagne del Cuneese videro il passaggio degli ebrei in fuga. Un bambino era rimasto solo affidato alle cure delle due sorelle. A distanza di anni eccolo ricomparire nella persona i un uomo trovato malconcio nei boschi. Il romanzo si dipana sui due piani del presente e del passato che si richiamano a vicenda, svelando inattesi intrecci.
Un romanzo delicato e forte, intimo e storico.
La bottega delle buone cose
di Sarah Cogni
ArabaFenice
18 euro