La Fondazione Opere Diocesane e il Banco Azzoaglio hanno deciso di unire le forze per esprimere vicinanza agli anziani in occasione delle feste. Ispirandosi ad un’iniziativa americana promossa durante l’estate dal Metropolitan Museum in collaborazione con Citymeals on wheels, organizzazione impegnata nell’assistenza domiciliare a persone anziane, a partire dall’autunno i servizi educativi del Museo Diocesano di Cuneo di sono dedicati alla progettazione di una scatola di Natale “cuneese” da distribuire ai residenti di Casa Famiglia, delle RSA di Ormea, Garessio, Centallo, Venasca, Roccaforte, Villanova, Niella Tanaro e Ceva, e ai fruitori del progetto Domiciliarità, che fornisce pasti e servizi a quasi 180 persone sull’area del comune di Cuneo.
“Questo Natale desideriamo essere ancora più vicini alle tante persone che per troppo tempo sono state sole e lontane dai propri affetti. Vogliamo regalare loro un sorriso ed un po’di gioia, farle sentire parte della nostra famiglia” dicono Erica e Simone Azzoaglio.
In questi giorni si sta effettuando la distribuzione di oltre 600 scatole contenenti materiali e spunti creativi che coinvolgono i sensi e le emozioni, approfondimenti sulle opere e una serie di attività pensate per spingere i destinatari a lasciarsi affascinare dall’arte. In particolare, ognuna di esse contiene un libretto con racconti, attività, giochi e istruzioni, un piccolo albero di Natale in cartone da montare e decorare, un kit creativo con colori e materiali forniti dall’Agrimontana e dalla Cooperativa Fiordaliso, un minipanettone Maina, una lettera di auguri e cartoline raffiguranti due Natività molto diverse: quella conservata in San Sebastiano a Cuneo (di un anonimo pittore del XVII secolo) e quella esposta nella sede del Banco Azzoaglio (dell’artista cebano Tanchi Michelotti).
Nei giorni che ci separano dal 25 dicembre gli anziani potranno quindi passare il tempo con i suggerimenti creativi contenuti nel libretto, i giochi enigmistici o le letture. Le cartoline, in particolare, potranno essere riempite con auguri personali, i versi di una poesia, di una canzone, del vangelo e con l’avvicinarsi del Natale gli operatori le passeranno a ritirarle; ogni cartolina sarà poi consegnata in maniera casuale ad uno degli altri partecipanti che riceverà così gli auguri da uno “sconosciuto natalizio”.
“Il nostro museo sta lavorando da tempo sul tema del benessere declinato sui visitatori di tutte le età: famiglie con bambini piccoli, persone con disabilità, anziani e fragili – spiega Laura Marino, direttrice del Museo Diocesano San Sebastiano -. Tutti hanno diritto a godere della bellezza. Da tempo ormai si è consapevoli che il potere della cultura può migliorare la qualità della vita, ridurre lo stress, arricchire le giornate e curare … in questo caso, speriamo, almeno la solitudine.”