Le sue sono opere su carta realizzate con la tecnica del disegno (la più classica delle biro Bic o a grafite) o integrando la grafica con la pittura acrilica. Le opere di Moira Franco sono davvero particolari e i soggetti principali sono i volti ritratti a cui ha aggiunto elementi simbolici che li caratterizzano. Il dialogo tra i due universi avviene attraverso sovrapposizioni o nella realizzazione di dittici. Con una penna biro riscrive i tratti somatici dei volti dandone una vibrazione, un’evidenza, una messa a fuoco emotiva unica.
Moira Franco è nata a Cuneo 1978. Vive e lavora a Oncino in valle Po. Ha frequentato il Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo e si è diplomata in Pittura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Cuneo nel 2002. È stata sia finalista che vincitrice in prestigiosi premi a partire nel 1999 dal il secondo premio alla Biennale di Pittura Felice Casorati. Dal 2000, ha tenuto mostre personali e dal 2002 ha preso parte a mostre collettive. Moira vuole dare voce all’individualità, che sempre più spesso cade nell’anonimia e in un’indifferenza paralizzante. La sua ricerca artistica è indirizzata a trasmettere, attraverso disegni e ritratti, eseguiti a biro, acrilico e bitume su carta, il senso profondo dell’umanità che appartiene a ciascuno di noi e a creare un incontro silenzioso e intimo con lo spettatore. I grandi volti dipinti di Moira, ha scritto Ida Isoardi nella presentazione della personale del 2012 al Fondaco di Bra, “configurano una particolare scrittura (che è storia) dei personaggi, penetrati nelle loro più intime vibrazioni emotive e caratteriali. Oggi l’artista percorre nuove direzioni d’immagine, sdoppiando la composizione in un ambiguo dualismo corpo/psiche, in un’avvertita esigenza di attraversare l’invisibile”.
“Nei ritratti di Franco, l’individuo non è più senza volto, – scrive Enrico Perotto – anzi, in essi egli ritrova se stesso, la propria esistenza liberata dall’anonimato della moltitudine. È un individuo solo, ma non per questo è un nessuno qualsiasi per l’artista: vive esibendo la propria astanza fisica immersa in scorci allusivi di paesaggio, boschivo o montano, oppure inserita, come nel caso di altre precedenti opere di Moira, all’interno di un luogo di osservazione privilegiato: il letto… Si tratta di figure dotate tutte di un’evidente proprietà di trasmettere la loro profonda umanità, di comunicarla attraverso la finestra parlante dello sguardo, aperta su un mondo, in ultima analisi, di vera trascendenza, che è poi quello che Nadia Fusini ha chiamato “l’epifania del volto”. Sui volti delle persone che sono entrate in contatto con lei, Moira sa cogliere il sigillo della loro singolarità ed è in grado di farci arrestare di fronte ad essi, di sorprenderci, di sollecitare la nostra curiosità nei loro confronti, di scuoterci, insomma, dalla nostra imperturbabilità o, meglio, dall’annoiata indifferenza che proviamo nei confronti degli altri esseri umani. Guardiamo con lei il soggetto e ne siamo a nostra volta guardati e guardandolo scopriamo la verità contenuta nelle parti nascoste di noi stessi: «il ritratto (mi) somiglia, il ritratto (mi) richiama, il ritratto (mi) ri-guarda”.
Nel 2003 ha soggiornato presso il Cenacolo–residenza atelier della Fondazione d’Arte Contemporanea del Castello di Rivara, a cura di Franz Paludetto. Nel 2011 è stata invitata da Vittorio Sgarbi alla 54a Biennale di Venezia – Padiglione Italia-Piemonte, organizzato nella Castiglia di Saluzzo, e ha partecipato con la Galleria Studio Legale ad ArtVerona e a ContemporArt a Palazzo Bivona di Napoli. Nel 2012 ha esposto nella collettiva Carte, a cura della Galleria Studio Legale, a Palazzo Bivona di Napoli e viene invitata ad esporre a Manifesta 9 – Biennale Europea di Arte Contemporanea in Genk (Belgio). Alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, in particolare, della Collezione La Gaia a Busca e della Collezione Asics Italia a Cuneo.
Alcune delle opere di Moira Franco, una serie di disegni realizzati su agende inserite in teche e dai grandi lavori “Iceberg”, in cui i volti emergono dalle acque, sono visitabili fino al 7 gennaio a Lou Pourtoun in frazione Sant’Antonio a Ostana nella sua personale i sabati e le domeniche dalle ore 10 alle 19,30.