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Lunedì 23 dicembre 2024

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A Limone di nuovo in pista, guardando al futuro

La stagione della Riserva Bianca oggi è ripartita dopo la pandemia e i gravi danni della tempesta Alex.

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Limone – È ripartita poco istanti fa la stagione invernale 2021/22: la più attesa della centenaria storia del comprensorio della Riserva Bianca. Gli appassionati dello sci, da questo sabato 3 dicembre, sono tornati in pista: fino all’Immacolata scieranno nell’area del Sole, dove sono aperti la telecabina Bottero e le seggiovie Alpetta e Pian del Sole (skipass a 20 euro).

L’apertura è confermata anche nei giorni successivi con possibile aumento dell’offerta di impianti e piste disponibili.

Felicità per i praticanti dello sci e un sospiro di sollievo per le società Lift e San Secondo, per l’ottantina di dipendenti della stazione, degli oltre centocinquanta maestri di sci e dell’intero comparto turistico che hanno subìto quasi due anni di stop a causa di pandemia e tempesta Alex. “Un settore, quello dello sci alpino, in cui ogni euro speso sugli impianti genera una ricaduta pari a 20 euro sul territorio” ha ricordato Beppe Carlevaris, presidente di VisitPiemonte, nella conferenza stampa di lancio della stagione, ieri sera, nel teatro della confraternita.

Ripartiti con entusiamo

La società Lift e il Comune sono ripartiti con entusiasmo, ottimismo e proseguendo negli investimenti programmati prima dell’inizio di questi tempi neri: un nuovo snow park al Sole (aprirà nelle vacanze di Natale), il nuovo marchio “Limone Piemonte” e il portale www.riservabianca.it per affrontare le sfide della moderna comunicazione digitale, dei servizi online e del marketing .

“Ripartiamo più forti e determinati di prima, ha detto Massimo Riberi, sindaco di Limone Dopo l’alluvione, la priorità è stata aiutare la gente in difficoltà ma subito dopo abbiamo iniziato a ricostruire e a intervenire sugli impianti. Ringrazio la Regione e il presidente Alberto Cirio per averci permesso di utilizzare 1,4 milioni dei fondi che erano stati stanziati per l’innevamento programmato. Nelle condizioni in cui eravamo era impensabile intervenire sull’innevamento senza aver sistemato la telecabina Bottero e la seggiovia Cabanaira. La seggiovia di Limonetto l’abbiamo liberata dal fango, i tecnici sono al lavoro per verificare se è possibile recuperarla”.

Non tutto è finito

Non c’è solo la preoccupazione per il futuro di Limonetto, area sciabile tornata per ora a disposizione dei praticanti di sci alpinismo e ciaspole. L’amministratore delegato della Lift, Antonella Zanotti: “Quello che c’è è bellissimo ma è solo la parte visibile. Fortemente danneggiata è stata l’infrastruttura dei sottoservizi, la rete indispensabile per una stazione sciistica per garantire l’innevamento programmato. Tubature, condotte elettriche, fibra ottica, almeno 20 km distrutti o compromessi da fango e detriti. Cirio ha fatto tanto, ma serve uno sforzo ulteriore”.

Secondo stime, i danni complessivi della Riserva Bianca superano i 9 milioni. “L’ultimo bilancio chiuso al 30 giugno  – ha detto il presidente Lift, Gianni Cappa – ha registrato una perdita netta di 4,176 milioni: la chiusura quasi totale ha ridotto a poco più dell’8% gli introiti di quelli di una stagione normale. Abbiamo avuto un aiuto dagli enti pubblici, da parte del comune e un acconto dalla Regione che ci auguriamo ci dia un saldo importante per aiutarci a superare questo difficile momento.  Anche le banche ci sono state vicine, in particolare quelle del mondo del Credito Cooperativo, che ci hanno permesso di non bloccare gli investimenti grazie a due mutui di 2.600.000. Speriamo ancora in un contributo del Ministero del Turismo per coprire il mancato incasso della scorsa stagione”.

Roberto Gosso, presidente del sistema Cuneo Neve (Confindustria Cuneo) che raggruppa 16 stazioni sciistiche della Granda: “Il Governo a differenza dell’anno passato si è mosso in modo esemplare e per tempo, consentendo alla stazioni di sci di organizzarsi e di fare gli adeguamenti necessari. Un po’ di neve ora c’è, si stanno innevando le piste e questo ci permette di andare verso un’inizio di stagione interessante. Dobbiamo però non prendere sotto gamba il Covid e riprendere lo sci in sicurezza e con ordine”.

«Dopo un anno e mezzo di stop forzato, il mondo dello sci del Piemonte non si fermerà – ha detto il presidente Alberto Cirio – perché c’è il vaccino e c’è il green pass. Abbiamo istituito i treni della neve per dimostrare la nostra attenzione verso Limone e per affrontare la stagione corrente. Per la prima volta il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) finanzierà l’impiantistica invernale e con il Pnrr toglieremo le brutture della montagna. A Limone daremo i soldi per sistemare il “palanulla” (palaghiaccio), fermo da 35 anni”. 

Prospettive di stagione promettenti

Oggi, il sole e le piste ottimamente lavorate, sono le migliori condizioni per la ripartenza che si annuncia promettente. Secondo le previsioni di VisitPiemonte, società in house di Regione e Unioncamere Piemonte, che si occupa soprattutto di promozione turistica. Il presidente, Beppe Carlevaris, ha presentato un’indagine sulle vacanze invernali. Secondo lo studio il 35% degli italiani farà delle vacanze in montagna, il 49% di questi pensa di farle in Piemonte, il 18% nelle valli e il 6% nel Cuneese. E dopo la Via Lattea di Sestriere, che accoglierà il 17% delle presenze, c’è Limone che dovrebbe registrare il 9% delle presenze.

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