Cuneo – È avvenuta oggi, mercoledì 24 novembre, la consegna della “stecca” ufficiale del raduno nazionale dei bersaglieri da parte di Ottavio Renzi, presidente dell’associazione nazionale bersaglieri, e Guido Galavotti, presidente del comitato organizzatore, al vicesindaco Patrizia Manassero (il sindaco Federico Borgna era assente per motivi istituzionali).
Proprio in vista dell’appuntamento con i bersaglieri, sarà approvata nel prossimo consiglio comunale la delibera che vincola la cifra di 330.000 euro nel bilancio comunale per l’organizzazione del raduno. Il provvedimento è stato illustrato martedì sera alla commissione Bilancio dall’assessora Patrizia Manassero: “Le risorse, pari a 330.000 euro, sono già state allocate nella precedente variazione di bilancio: per essere sicuri di poterle utilizzare è necessario mettere un vincolo. È un preventivo di massima che riguarda la spesa del Comune, a cui si aggiungeranno poi i contributi di Regione, Fondazioni, sponsor e associazioni di categoria”.
La proposta è stata accolta dai consiglieri comunali: “Prima di essere stata città di alpini e di fanteria, Cuneo per venti anni dal 1851 al 1870 ha ospitato i bersaglieri e l’ex convento di San Francesco era la loro caserma”, ha ricordato Giovanni Cerutti. Da alcuni consiglieri (Maria Luisa Martello e Tiziana Revelli) è arrivata la richiesta di coinvolgere anche i quartieri di Cuneo Alta, pensando anche a un’eventuale partenza della sfilata da piazza Europa o piazza della Costituzione. Giuseppe Lauria ha invece chiesto di coinvolgere il più possibile le scuole, mentre Luciana Toselli ha rimarcato l’importanza anche di installare presidi sanitari per evitare un eccessivo carico sull’ospedale.
L’assessora Paola Olivero ha sottolineato: “Arriveranno a Cuneo tra le 60 e le 70 fanfare dei bersaglieri, che cominceranno ad allietare con i concerti anche altre città della provincia. Stanno predisponendo un ricco calendario di eventi e, Covid permettendo, sarà un appuntamento davvero bello e importante”. (I video sono di Armando Erbì)