
Antonio Bodrero – Barba Toni di Frassino
Frassino – Il ‘paese dei muratori’ ospita sabato 13 novembre una giornata di studio (organizzata dall’amministrazione comunale di Frassino e dall’Unione montana del Varaita) per ricordare ‘Barba Toni’ (Antonio Bodrero), a 100 anni dalla sua nascita, avvenuta a Frassino il 1° novembre 1921.
Al mattino ci sarà una passeggiata letteraria sulle tracce del poeta piemontese e occitano, di professione insegnante, condotta da Dino Matteodo, con ritrovo alle 10 davanti alla sede dell’Unione montana: non presenta difficoltà escursionistiche e sarà intercalata dalla lettura di brani scritti da Antonio Bodrero.
Dalle 15, in Municipio si svolgerà una tavola rotonda (aperta dal presidente dell’Unione montana, Silvano Dovetta e dal sindaco di Frassino, Roberto Ellena) sulla figura di Antonio Bodrero, con interventi di cinque relatori (Diego Anghilante, Giuseppe Goria, Giovanni Tesio, Dino Matteodo e Gianpiero Boschero).
La giornata proseguirà alle 19 con una cena a tema nei ristoranti del paese a 25 euro e alle 21 ci sarà il concerto del ‘Corou de Berra’ nella parrocchiale, con musiche tradizionali popolari e sacre dell’arco alpino occidentale.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero, con prenotazione consigliata entro le 13 del 12 novembre (telefono 0175/978321; email info@unionevallevaraita.it). Per accedere al convegno e al concerto, sarà necessario esibire il Green pass.
‘Barba Toni’ era un personaggio sicuramente originale: viaggiava sempre in autostop, con il suo immancabile zaino. Il non dimenticato oste ‘Moretu’ Bianco di Frassino ricordava sorridendo che “arrivava sempre con lo zaino, e posava tutta la sua mercanzia sul tavolo: io gli chiedevo di spostarla, ma lui non sempre gradiva, e così abbiamo discusso tante volte, perchè ‘Barba Toni’ si offendeva! Mangiava quintali d’aglio, e con le mele voleva sempre acqua tiepida, per lavarle”. E il suo amico Tavio Cosio, il farmacista poeta di Melle, raccontava ridendo: “Erano gli anni delle Brigate Rosse ed eravamo andati insieme a un convegno in Veneto. Improvvisamente, la sala ammutolisce perché si sentiva un preoccupante ‘tic tac… tic tac’ da un angolo. Interviene la Polizia e ci fa uscire tutti. Alla fine, i militari scoprono che il ‘tic tac’ non era di una bomba, ma… della sveglia di Barba Toni, contenuta nel suo zaino!”.