Cuneo – Sul sito del Comune è stato pubblicato un questionario destinato a tutti i cittadini con l’obiettivo di coinvolgerli nella redazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali (Pebas) e contribuire ad evidenziare le maggiori criticità del territorio in termini di accessibilità e fruibilità (https://www.comune.cuneo.it/Questionario-PEBAS).
I risultati della ricerca, che consiste in meno di una quindicina di semplici domande a risposta multipla, contribuiranno a formulare le reali esigenze alle quali l’amministrazione comunale intende rispondere con concrete proposte operative.
Il Pebas infatti, quale strumento programmatico d’intervento, è orientato al superamento delle barriere architettoniche e percettive ancora esistenti in tutti gli edifici e spazi pubblici. Con la sua redazione si intendono perseguire le seguenti finalità: predisposizione di una mappatura dell’esistente, per censire le aree oggetto di interesse e le principali barriere architettoniche ancora esistenti negli edifici e negli spazi pubblici; predisposizione di un elenco degli interventi ritenuti indispensabili a conseguire l’obiettivo della piena accessibilità degli spazi pubblici, definendo criteri e livelli delle opere individuate come necessarie; misurazione del grado di accessibilità e fruibilità della città nelle situazioni ante e post piano (monitoraggio).
“Le azioni di miglioramento dell’accessibilità delle attrezzature pubbliche collettive – dichiarano la vice sindaco e assessora alle Politiche Sociali Patrizia Manassero e l’assessore alla Città Accessibile Marco Vernetti – aumentano la qualità della vita di tutti i cittadini e dei fruitori della Città e comportano un più diffuso ‘comfort urbano’, sia che si tratti di persone con ridotta capacità motoria o sensoriale, sia che si tratti di persone normodotate, garantendo una piena e fattiva partecipazione alla vita sociale e il più elevato benessere possibile. Siamo convinti che questa operazione di coinvolgimento della popolazione possa fornirci utili spunti di riflessione per poter intervenire laddove vengano riscontrate le criticità maggiori. A tal proposito vogliamo ringraziare le associazioni che si occupano di disabilità, il Consorzio socio assistenziale, i comitati di quartiere e l’Istituto Bianchi-Virginio, per la collaborazione nella stesura del questionario”.