Cuneo –
Approda in tribunale, con la prima udienza l’11 novembre, il contenzioso relativo al pagamento del canone annuo, e della monetizzazione dei parcheggi, da parte del concessionario della Tettoia Vinaj in piazza Foro Boario. La struttura di proprietà comunale è affidata in concessione a una società cuneese (la Tettoia Vinaj srl), subentrata alla Consital in seguito alla riqualificazione dell’immobile avvenuta nel 2015 con i fondi del Bando Periferie. La società affitta poi i locali all’Open Baladin, che paga il relativo affitto ed è del tutto estraneo alla vicenda e al contenzioso tra Comune e concessionario.
Il contratto di appalto trentennale prevede un canone annuo a favore del Comune di 30.000 euro fino al terzo anno, di circa 48.219 per i successivi cinque anni e di 63.266 dal decimo anno in poi, al netto dell’Iva. Il contenzioso riguarda proprio l’interpretazione del contratto, in particolare in merito alle tempistiche dei pagamenti. A chiedere notizie sulla situazione che si protrae da alcuni anni è stato Giuseppe Lauria con un’interpellanza discussa lunedì sera in consiglio comunale.
“Sempre più spesso vedo questa amministrazione vantarsi di cose fatte – ha detto il consigliere di opposizione – Voglio ricordare che ci sono anche tante cose non fatte, o meglio non concluse. Per quanto riguarda la Tettoia Vinaj c’è un nostro concittadino che incassa i soldi dell’affitto e dovrebbe pagare un canone al Comune, ma non lo fa da ormai diverso tempo. Ci devono qualcosa come 500.000 euro e noi a volte non facciamo iniziative per qualche decina di migliaia di euro. Ci sono sfratti per chi non paga l’affitto dopo pochi mesi: gli amministratori comunali dovrebbero provare almeno un po’ di fastidio”.
Nel dibattito è intervenuto anche Ugo Sturlese, che aveva sollevato la questione negli anni scorsi: “Questa vicenda prosegue nel tempo e sorge il dubbio che le cose vengano lasciate in uno stato di indifferenza verso una situazione che invece è intollerabile, e che questo sia dovuto a una serie di rapporti della giunta con il presidente della società concessionaria. Non è che veda dei complotti, ma semplicemente degli elementi condizionanti, mentre invece sarebbe necessaria l’applicazione dei normali rapporti contrattuali e delle clausole ad esso conseguenti”.
In risposta, l’assessore Marco Vernetti ha spiegato: “Le contestazioni da parte del Comune al concessionario riguardano l’omesso versamento di canone per 263.000 euro, e la monetizzazione dei parcheggi per un importo di 291.215 euro. La terza contestazione è la richiesta di restituzione dell’immobile. L’11 novembre è prevista la prima udienza in tribunale”.