Borgo San Dalmazzo – La cerimonia di consegna delle borse di studio della Fondazione “Sebastiano Grandis” ha assunto quest’anno un carattere di particolare solennità per la coincidenza con un duplice anniversario: i 150 anni dall’apertura del traforo ferroviario del Frejus (di cui l’ingegner Grandis fu uno degli ideatori e artefici) e i 90 anni dall’istituzione delle borse di studio. È infatti dal 1931 che la Fondazione assegna ogni anno questo riconoscimento per gli studenti più meritevoli e capaci.
“Criterio primario per l’assegnazione delle borse di studio – ha spiegato la presidente della Fondazione, Anna Rizza – è quello del merito. L’intento è quello di accompagnare ragazzi e ragazze nel loro percorso di studi dalle scuole superiori all’università e alle specializzazioni post- universitarie. Non è tanto un premio o un sussidio, quanto piuttosto un modo per dire che ci impegniamo tutti insieme, ognuno al suo livello, per migliorare le cose. Particolarmente in questo momento segnato ancora dalla pandemia, vuole essere una spinta all’impegno che dobbiamo mettere tutti per avere una vita sociale serena”.
Dopo aver ricordato il contributo dato da Grandis all’Unità d’Italia (nel corso della Seconda guerra d’Indipendenza coordinò il trasporto delle truppe francesi da Genova al Lombardo-Veneto, in stretto collegamento con Cavour), la presidente ha sottolineato la visione d’avanguardia dello stesso Grandis che, in un’epoca ancora fortemente maschilista, volle che l’accesso alle borse di studio fosse aperto anche alle studentesse.
Fabio Grandis, consigliere della Fondazione, dal canto suo ha posto l’accento sul fatto che Grandis fu, ante litteram, un ingegnere “green”: “Fu infatti grazie all’invenzione del martello pneumatico che il traforo potè essere realizzato in tempi brevi. E questo significava anche un miglioramento delle condizioni di lavoro degli operai e l’utilizzo di energia pulita, quella dell’acqua e dell’aria compressa”.
Alla cerimonia sono intervenuti anche gli assessori Beppe Bernardi e Anna Bodino, la Dirigente scolastica Luciana Ortu, il segretario della Fondazione Francesco Sordello.
Su 25 domande presentate ne sono state accolte 20, tutte quelle compilate in modo corretto e con i requisiti di merito richiesti. I premi sono andati a 12 studenti delle scuole superiori (a partire dal terzo anno) e a 8 dell’Università. Ecco l’elenco.
Scuole superiori: Maria Luisa Berardengo (liceo scienze umane), Lorenzo Bruni (liceo scientifico), Maria Cometto (liceo musicale), Nicolò Corradi (istituto tecnico commerciale), Stefano Ferina (liceo classico), Carlotta Fornasero (liceo classico), Aurora Martini (istituto tecnico commerciale), Matteo Naccarato (Itis), Francesca Piccardoni (liceo artistico), Giacomo Piretro (istituto alberghiero), Alessandro Rosso (Itis), Alessandro Spampinato (istituto tecnico commerciale).
Università: Pierluigi Arnelli (fisica chimica ingegneria), Giovanni Berardengo (economia aziendale), Beatrice Brignone (ingegneria gestionale), Cristina Cometto (psicologia clinica), Alice Grandis (scienze e tecniche dell’alimentazione), Giulia Martini (ingegneria gestionale), Emanuele Piccolo (scienze dell’alimentazione), Greta Spampinato (ingegneria gestionale).
L’ammontare delle borse di studio è di complessivi 11mila e 200 euro.