Fossano – Avevano deciso di trascorrere una settimana di vacanze al mare con i figli e su un sito di annunci trovarono l’offerta di una casa a Finale Ligure. Chiamarono e la donna rispose che nel periodo indicato dalla coppia la casa era disponibile. “Io ero in giro per lavoro – ha raccontato al giudice la parte offesa, vittima della truffa per cui ora è a processo R. A. E. di Napoli – e fu mia moglie a parlare con la signora Anna dell’annuncio. La casa la affittavano per 500 euro e così io, per non perdere quell’occasione, mi fermai in una ricevitoria e con le indicazioni della Postepay e del codice fiscale della signora pagai l’acconto di 250 euro”.
Peccato che dopo quel pagamento la signora sparì. “Provammo tante volte a chiamarla – ha riferito l’uomo in aula – sull’annuncio c’era la foto del palazzo con lo sfondo del mare, il nome della via ma non il numero civico. Avremmo anche dovuto accordarci su dove prendere le chiavi dell’alloggio. Il suo telefono era irraggiungibile. Perdemmo i soldi e saltarono le nostre vacanze”.
A inizio agosto 2019, dopo alcuni giorni di inutili tentativi di chiamare la donna, la coppia andò dai Carabinieri di Fossano a denunciare l’accaduto. Dalle indagini dei risultò che a carico dell’imputata c’erano precedenti specifici e che quella Postepay era stata utilizzata per altre due truffe di case vacanze.