Limone Piemonte – È stata uno dei simboli dell’alluvione che un anno fa, il 2 e 3 ottobre 2020, mise in ginocchio Limone ma anche tante altre località delle valli Vermenagna e Roya, oltre alla val Tanaro: quella casa in ristrutturazione nei pressi del rio Armellina che, gonfiato dalle piogge imponenti della “Tempesta Alex”, ne erose le fondamenta.
In poche ore, nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 ottobre, il fiume di acqua, fango e detriti che si riversò sull’abitato causò danni enormi, per i quali si è già lavorato duramente ma molto rimane da fare, come viene ricordato in questo “anniversario” della tremenda alluvione.
Quel sabato mattina Limone si ritrovò a fare i conti dopo una notte da incubo: fango, detriti e tronchi lungo le vie e in piazza San Sebastiano; il parcheggio sotterraneo sommerso; via Valleggia seriamente danneggiata; odore di gas nell’aria, per i danni alle condutture. E poi quella casa, in bilico sull’acqua.
Dopo mesi difficili e pesanti anche per la pandemia, un anno dopo l’alluvione Limone continua a lavorare per rimarginare le proprie ferite e spera nella prossima stagione sciistica. Anche se l’assenza dei collegamenti con la Francia dal Tenda continua a essere un macigno sul futuro della capitale della valle Vermenagna (fotografia di Giorgio Bernardi).