La globalizzazione è vecchia di secoli. È questa la suggestione culturale che propone la lettura del libro di Alessandro Giraudo al di là della ricca serie di curiosità e notizie storiche di cui abbonda ogni capitolo.
In ultima analisi, rubando le parole a Giovanni Agnelli, la globalizzazione “appartiene alla storia stessa dell’umanità. Sta nella spinta delle prime civiltà a estendere ad altre le proprie regole di convivenza, la propria cultura, la propria religione”. Il pensiero va dunque necessariamente alle conquiste, al colonialismo vecchio e nuovo, e non solo quello europeo, all’incrociarsi dei popoli e stati per motivi commerciali e di sviluppo economico.
Si rinnova in questo volume lo spirito che mosse un analogo studio di due anni fa: considerare l’evoluzione delle singole materie prime e le conseguenze politiche, economiche e sociali che ne sono derivate. Poiché non è detto che sia oro solo ciò che luccica, l’autore esamina un ampio ventaglio di materiali che vanno a costituire la base delle successive lavorazioni industriali.
Delle materie più conosciute l’autore aveva già trattato nella precedente pubblicazione, perciò ora individua per lo più molte materie prime meno scontate, dalla storia assolutamente originale, alcune forse neppure conosciute a sufficienza. Il cauri, per esempio, è una conchiglia delle Maldive che per tre millenni è moneta internazionale accettata in tre continenti, in uso ancora oggi laddove non esiste un sistema monetario strutturato. Commerciata dai mercanti veneziani, nei secoli intrecciò la sua storia anche con la tratta degli schiavi. Poi c’è il guaiaco medicamento contro la sifilide, ma materiale di base anche per la produzione dei manganelli dei poliziotti inglesi. C’è la teriaca, composto di sostanze animali e vegetali, usato fin dall’antichità per alleviare molti dolori. C’è spazio anche per prodotti più consueti dal riso alla canapa dall’avorio alla carta fino agli stracci di cui si sottolinea addirittura un fiorente contrabbando.
Storia di merci che incrocia quella economica, industriale, militare e sociale perché le materie prime fondano non solo la sopravvivenza, ma anche il potere di una società, stimolano il progresso tecnologico. Una storia raccontata per agili capitoli le cui informazioni soddisfano spesso la curiosità, mentre forniscono elementi per comprendere il complesso intreccio delle relazioni internazionali.
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di Alessandro Giraudo
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16 euro