Fossano – Si è conclusa al tribunale di Cuneo l’udienza preliminare del processo per il crollo del viadotto di Fossano avvenuta il 18 aprile del 2017; un crollo che fortunatamente non provocò morti ma per il quale sono stati indagati in prima battuta i sei responsabili delle aziende appaltatrici dell’opera, chiamati a rispondere del reato di disastro colposo per aver agito con negligenza e imperizia nella realizzazione dell’opera. A quel primo troncone d’inchiesta se ne aggiunse un altro in cui erano indagati cinque dipendenti dell’Anas, accusati di non aver eseguito i dovuti controlli in presenza di segni di perdite e di usura della struttura. Successivamente venne aperto un terzo fascicolo a carico dei due responsabili della ditta appaltatrice dei lavori di rifacimento del manto stradale svolti nell’ottobre del 2006 e dei due dipendenti dell’Anas accusati di non aver controllato la corretta esecuzione dei lavori. I tre fascicoli erano stati riuniti in uno solo e il giudice dell’udienza preliminare era stato chiamato a decidere su un eventuale rinvio a giudizio. Per cinque degli indagati, i dipendenti dell’Anas chiamati al controllo della struttura, l’accusa ha chiesto il non luogo a procedere: dalle perizie eseguite e dalla memoria depositata da una delle parti sarebbe emersa l’impossibilità di stabilire dall’esterno il livello di deterioramento della struttura. Per il tecnico dell’Anas che era chiamato al controllo sul rifacimento del manto stradale nei lavori del 2006 è stato chiesto inoltre il non luogo a procedere poiché sarebbe emerso proprio prima dell’udienza, che era in ferie nei giorni in cui erano stati eseguiti quei lavori. A seguito della richiesta di non luogo a procedere per due dei dipendenti dell’Anas, è stato chiesto dalla difesa il giudizio abbreviato e la loro posizione sarà definita a febbraio prossimo. Per tutti gli altri 12 indagati invece, il giudice dell’udienza preliminare ha deciso il rinvio a giudizio che inizierà il prossimo 8 novembre davanti al giudice monocratico. Saranno presenti anche gli avvocati del Ministero per le infrastrutture, dell’Anas, della Provincia e del Comune di Fossano costituiti parti civili in giudizio.