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Venerdì 22 novembre 2024

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Escursioni per famiglie nei dintorni di Aisone

Alla scoperta delle Grotte e delle antiche case con il tetto in paglia in segale

La Guida - Escursioni per famiglie nei dintorni di Aisone

Aisone – Numerose sono le escursioni che si possono effettuare in valle Stura, sia per escursionisti preparati sia per famiglie, magari coniugando la passione per lo sport alla scoperta delle tradizioni, della cultura, della storia e dell’architettura delle antiche borgate che popolano il territorio. Adatta a grandi e bambini è l’anello che porta alle Grotte di Aisone, un breve tragitto che porta a numerose grotte naturali utilizzate dall’uomo in epoca neolitica e, molto più di recente, dai pastori locali come ricovero per il bestiame. Poste a poca distanza dall’abitato, le grotte conservano traccia di un insediamento stagionale databile al Neolitico Medio e Finale (V – inizio del IV millennio a. C.) e testimoniano come in quell’epoca la valle stesse assistendo (come il resto del Piemonte) al moltiplicarsi degli insediamenti e a un’occupazione diffusa del territorio con la colonizzazione di aree montane che si spinse fino all’interno delle vallate alpine. Grazie ai reperti rinvenuti nel corso delle indagini archeologiche e oggi conservati presso il Museo Civico di Cuneo, è stato possibile scoprire molte cose sulla vita dei primi abitanti della valle Stura. La caccia e la pastorizia rappresentavano la principale fonte di sostentamento per i frequentatori del sito, macine e macinelli in pietra testimoniano la conoscenza e la pratica dell’agricoltura, gli strumenti in pietra e i manufatti in osso indicano poi un’intensa attività di lavorazione e trasformazione delle materie prime animali e vegetali.

Le grotte sono raggiungibili attraverso un breve percorso ad anello con partenza dalla Taverna delle Grotte al cui interno uno spazio espositivo con pannelli, vetrine con copie di referti, oggetti e ricostruzioni fornisce informazioni e approfondimenti sul sito archeologico. Dalla Taverna si attraversano i giardini pubblici e si prosegue per via Occhie. Dopo aver seguito per alcuni metri la strada, la si abbandona per scendere a sinistra una breve scala da cui parte il sentiero. Si attraversa il rio e dopo un breve tratto pianeggiante l’itinerario prosegue a mezza costa, passa nel bosco misto e conduce ad un bivio: si lascia la deviazione per Ciancamentes e si prosegue in discesa seguendo le indicazioni. Si cammina dietro a case e si raggiunge la strada asfaltata per le Case Piron da dove si prosegue in salita sino a un’ampia curva a sinistra dalla quale riprende il sentiero. Il tracciato prosegue a mezza costa con saliscendi poi si cammina in discesa avvicinandosi alle pareti dove si aprono alcune caverne e poi al famoso riparo 10 dove sono state rinvenute tracce di un insediamento stagionale del Neolitico. Con alcune brevi discese e risalite si raggiungono altre “grotte” dove si osserva una vasca alimentata da una sorgente utilizzata un tempo per la macerazione della canapa. Si cammina nel bosco e poi a fianco di pareti sino ad una pergola ricostruita per ospitare delle viti (pannello) a memoria dell’antica coltura locale. Seguendo sempre il sentiero si raggiunge la strada sterrata che sale da Gravers. La si percorre in salita arrivando a La Comba; da notare una casa con tetto di paglia di segale. Si seguono le indicazioni per Pirone, si imbocca un valloncello che bisogna abbandonare quasi subito per salire a destra per il ripido sentierino che supera le bastionate rocciose de La Comba e conduce a Pirone. Si attraversa il piccolo abitato passando davanti alla chiesetta e si scende per la rotabile asfaltata sino al bivio incontrato all’andata da cui si rientra al punto di partenza.

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