Fossano – La storia della frazione fossanese di Cussanio è strettamente legata all’apparizione della Madonna e al Santuario detto della “Madonna della Divina Provvidenza”. Nei secoli passati, infatti, la zona era disabitata, destinata a pascolo o malsana, per l’acqua che ristagnava sul terreno. Tutto iniziò con l’apparizione della Vergine Maria al pastore sordomuto Bartolomeo Coppa cinquecento anni fa, l’8 e l’11 maggio 1521. La Vergine guarì l’uomo sordo e muto dalla nascita e gli affidò la missione di predicare la penitenza a Fossano. In seguito la città, afflitta dalle guerre e dalla peste, si rivolse alla Vergine e fece erigere una cappella sul luogo dell’apparizione, divenuto in quegli anni meta di pellegrinaggio.Fu eretta una cappella, poi sostituita da una chiesa più ampia, all’arrivo a Cussanio, nel Seicento, dei Padri Agostiniani della congregazione di Genova; i frati costruirono anche il grandioso complesso del convento di fianco al Santuario. Nel 1617 si affidò l’officiatura della cappella a quei frati Agostiniani; i lavori per l’erezione del convento e l’ampliamento della chiesa furono affidati all’architetto e incisore fossanese Giovenale Boetto e ad Alessandro Thesauro. Tra il 1618 e il 1648 si realizzò parte di un progetto che prevedeva che il convento fosse formato da quattro chiostri separati tra loro da due maniche di fabbricato disposte a croce greca; i Padri fecero poi ingrandire anche la chiesa, probabilmente su disegno dello stesso Boetto. I rivolgimenti intervenuti con la Rivoluzione francese interessarono il Santuario, che conobbe in quegli anni un periodo di decadenza: i Padri Agostiniani furono costretti a lasciare il convento.
La rinascita del Santuario fu possibile con l’arrivo in diocesi del Vescovo Emiliano Manacorda nel 1872, che avviò la ristrutturazione della chiesa. Nel 1875 ebbero inizio i lavori: la chiesa a navata unica fu prolungata; il vecchio coro fu trasformato in presbiterio e il nuovo coro fu sistemato dietro l’altare maggiore; furono edificate due navate laterali e gli altari di marmo divennero sette. Al centro della navata si elevò la maestosa cupola e sul fronte principale si ricostruì la facciata. Il Santuario di Cussanio si prepara a vivere il mese di maggio, dedicato a Maria, in un anno speciale, storico sotto diversi punti di vista. A maggio la ricorrrenza per i 500 anni dalle apparizioni della Madre della divina Provvidenza al sordomuto Bartolomeo Coppa. Da quell’evento miracoloso è iniziata tutta la storia che ha portato all’edificazione del Santuario che è fulcro della religiosità popolare di tutta la diocesi fossanese, e non solo. Cussanio ha attraversato periodi di grande splendore alternati a momenti difficili, ha attraversato guerre, pandemie (la peste nell’anno delle apparizioni e poi un secolo più tardi), ma mai è mancato il profondo legame dei fedeli con questo luogo. Dopo un anno e mezzo di chiusura per restauri e adeguamento liturgico, il Santuario ha riaperto le porte, completamente ripulito e restaurato e impreziosito da nuove opere d’arte.