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Martedì 5 novembre 2024

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Faule, tracce di un passato con la nobiltà rurale

Al confine tra le province di Cuneo e Torino, il borgo racchiude bellezze architettoniche e paesaggistiche

La Guida - Faule, tracce di un passato con la nobiltà rurale

Faule – Sul confine con la provincia di Torino, per la Granda si può andare alla scoperta di un paese come Faule, che unisce risorse paesaggistiche e architettoniche a occasioni per riscoprire tipicità gastronomiche. Tra le proposte da vedere a Faule, infatti, ci sono anche il castello e la riserva del Po cuneese, oltre alla possibilità di scoprire percorsi di trekking e anche un piatto particolare e unico, profondamente piemontese: la bagna caöda. Quello di Faule è un piccolo paese, nella porzione di territorio compreso tra i Comuni di Moretta e Polonghera, e intorno anche Casalgrasso, Murello e Villanova Solaro, oltre a Racconigi. Si tratta di terre che per quattro secoli sono state parte del Marchesato di Saluzzo e che ancora oggi conservano le tracce di questo passato blasonato, nel segno della nobiltà rurale e della coltivazione di quelle terre, che ancora oggi conservano un patrimonio.

Il borgo si trova lungo una strada storica che fin dal Medio Evo collega Saluzzo e Torino. Importanti anche le vie d’acqua, dato che in questa zona i torrenti Varaita e Pellice si gettano nel Po, regalando quindi un contesto naturalistico fortemente legato a “sorella acqua”. Storia e tradizioni, paesaggio e natura, gusto e tipicità caratterizzano quindi il paese. Un’escursione nella zona di Faule permette di scoprire la presenza di un castello di origine medioevale, poi riedificato nell’Ottocento; a tutt’oggi, esso rappresenta un esempio di “castello agricolo” del Piemonte meridionale, come anche realtà simili in altre zone del cuneese (l’imponente edificio sorge in via Severino Casana 5 ed è visitabile soltanto all’esterno). Tra i tesori collegati al mondo religioso, spiccano tre realtà: la Confraternita di San Rocco, considerata un piacevole esempio tardo-barocco di arte povera del Settecento (in via San Rocco 2, visitabile su richiesta, tel. 011-974113); la chiesa di san Biagio, edificata nel 1606, che si distingue per la bella facciata e all’interno conserva alcune vetrate illustrate (in via Casana 14, visitabile su richiesta, tel. 011-974113); il Santuario della Madonna del Lago, che è apprezzato anche per la facciata neogotica ed è stato eretto nel 1780 e rimaneggiato più volte, a un chilometro dall’abitato (in via Villafranca Piemonte, le date di apertura sono dal 1° maggio al 30 settembre).

Tra le bellezze naturalistiche e paesaggistiche faulesi, un posto d’onore è per gli spazi modellati dall’acqua e dedicati all’incontro tra il Po e alcuni suoi affluenti, nel cammino dalla Granda verso la Pianura Padana. In particolare, si può visitare il Parco del Monviso, che nella zona aggrega l’area attrezzata Fontane, la Riserva naturale speciale della confluenza del Pellice e il centro didattico del Terlab (in via Casana 6, tel. 0175-46505); visitabile liberamente anche l’area attrezzata Fontane, nel parco fluviale del Po, adibita alla pesca sportiva e all’osservazione dell’avifauna. Faule fa parte del circuito di promozione del territorio “Octavia” ed è una tappa tra i suoi percorsi naturalistici, che attraversano per la maggior parte strade bianche e secondarie, percorribili in sicurezza, con biciclette (anche elettriche), passando per i centri abitati e in prossimità dei principali punti di interesse culturale e naturalistico. Si tratta quindi di una buona opportunità per conoscere il territorio dei Comuni che aderiscono all’associazione Octavia. All’interno dell’itinerario i parchi del territorio di Octavia sono luoghi ottimali per chi ama la natura, per una sosta rigenerante o per partire alla scoperta della natura. Oltre alle tratte Villafalletto-Parco del Maira, Vottignasco-Sentiero sul Maira, Torre San Giorgio-Parco dello Sciu Sal e Cardè-Sentieri del cuore, c’è anche Faule-Parco del Monviso. Lungo il percorso sono a disposizione quattro i punti di ricarica e noleggio e-bike, messi a disposizione dall’associazione Octavia anche a Faule, oltre che nei Comuni di Cavallerleone, Cardè e Villafalletto. Per passeggiate e pedalate tutte da vivere.

 

 

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