Cuneo – La sua auto viaggiava sulla strada del colle della Maddalena verso la Francia e dietro di lui, a pochi chilometri di distanza, viaggiava un furgone con dentro 13 clandestini di origine irachena e iraniana che avevano pagato 200-250 euro per quel viaggio che avrebbe dovuto portarli fino a Gap. A bordo della prima auto il 19 ottobre del 2018 c’era H.R.A. iracheno, che faceva il passeur e grazie all’auricolare agiva come apripista per H.H. che nascondeva sul furgone i tredici clandestini. Quando gli agenti della Polizia di frontiera fermarono la sua auto, H.R.A. si mostrò subito molto nervoso e si era levato velocemente gli auricolari cercando di nasconderli. In quello stesso momento l’auto che viaggiava a pochi chilometri di distanza più indietro si fermò e fece inversione nel tentativo di tornare indietro ed evitare il blocco stradale, ma non ci riuscì. Anche il suo furgone venne controllato e furono scoperte le tredici persone che raccontarono di aver pagato un cittadino iracheno incontrato alla stazione di Torino per essere portati in Francia. H.R.A. fu trovato in possesso di un porta sim collegato alla scheda telefonica in uso ad H.H. e l’ultima chiamata ricevuta proveniva dal cellulare di H.R.A., che è stato processato con rito abbreviato al tribunale di Cuneo: considerata l’aggravante di aver sottoposto a trattamento inumano e degradante le persone che erano state stipate in un furgone merci senza posti a sedere e senza finestrini, è stato condannato a 5 anni di reclusione