Mondovì – Se si desidera svolgere una passeggiata tranquilla e non impegnativa, percorribile in qualsiasi periodo dell’anno, il percorso dalla collina di Piazza a Vicoforte rappresenta un’occasione imperdibile per godersi l’arte, la natura e l’atmosfera storica di un tempo passato. La lunghezza del percorso è di 4 km ed è percorribile in circa un’ora. L’itinerario si presta ad essere percorso anche in bici e può essere allungato per raggiungere il Santuario di Vicoforte e svolgere infine un percorso ad anello, della durata totale di circa due ore, sicuramente più impegnativo a causa del dislivello. La macchina può essere lasciata nell’ampio parcheggio in Piazza d’Armi. Uscendo dalla piazza, troviamo una rotonda dove, invece di imboccare la strada in discesa che porta verso Mondovì, è necessario percorrere via Santa Croce fino all’incrocio successivo per iniziare l’escursione. Anticamente il percorso era chiamato “via dei misteri del Santo Rosario” e veniva percorso dai pellegrini che si recavano a pregare dinnanzi al pilone attorno al quale è stato successivamente costruito l’attuale Santuario di Vicoforte. La Via delle Cappelle risale infatti al 1682 quando, in occasione della prima incoronazione della Madonna di Vico, si pensò di costruire quattordici Cappelle devozionali dedicate ai misteri del Rosario che dovevano unire Mondovì al Santuario. Il progetto venne finanziato da alcune famiglie altolocate locali ma purtroppo venne ben presto interrotto per motivi economici. Le prime quattro Cappelle vennero costruite in località Fiamenga, delle quali ne rimane solamente una. Nella seconda metà del 1800, l’ambizioso progetto venne ripreso dal vescovo di Mondovì, Monsignor Ghilardi, il quale fece costruire altri quattro edifici a cui se ne aggiunse un quinto per volontà della popolazione. In occasione del Giubileo del 2000, l’itinerario è stato recuperato rendendolo di nuovo fruibile per passeggiate con vista panoramica sulle campagne intorno a Mondovì. La prima Cappella sulla strada è quella di Santa Croce, costruita intorno alla metà del ‘300, racchiude affreschi datati 1450-1460 e attribuiti ad Antonio da Monteregale, pittore molto attivo nelle vallate a metà del ’400. Imboccando via delle Cappelle a destra, e scendendo lungo la strada tenendo la sinistra al primo bivio, nel momento in cui la strada effettua la prima curva a sinistra troviamo la seconda Cappella e tenendo il sentiero a sinistra tagliamo la curva per sbucare di nuovo sulla strada per la terza. Si prosegue fino ad un incrocio tra via delle Cappelle e via Bovolo, dove è ubicata la quarta Cappella seguita dopo pochi metri dalla quinta, prendendo via Bovolo a sinistra. Scendendo dalla riva si inizia a scorgere l’imponente sagoma del Santuario della Natività di Maria, ultima meta dell’itinerario. La cinque Cappelle esistenti, inserite con studiata noncuranza tra la ricca vegetazione spontanea, sono sufficienti a valorizzare questa pittoresca via che attraversa una zona molto riposante e particolarmente favorita dall’arte e dalla natura.
Ai confini tra Vicoforte e Mondovì, esiste una collina che è stata testimone di eventi storici drammatici e in particolare della disperata resistenza delle truppe Piemontesi a Napoleone nel 1796. Sulla piccola collina, oggi luogo prediletto da fotografi e appassionati per godersi il panorama molto suggestivo, si concluse infatti la prima campagna napoleonica in Italia. Qui Napoleone Bonaparte sconfisse i piemontesi di Colli che dovettero poi arrendersi pochi giorni dopo con l’armistizio di Cherasco. Si narra che i nostri soldati, prima della resa, rimasti ormai senza munizioni, decisero di sparare cartucce di fango. Eventi tragici che oggi è difficile inserire in un paesaggio così stupendo, dalle infinite angolature e ricco di colori sempre diversi. Dalla collina del Bricchetto, in dialetto “Brichet”, che significa piccola collina, è possibile ripercorrere a ritroso parte del cammino dell’armata francese nel monregalese, da Vicoforte a San Michele, con la diroccata Bicocca, dove ancora oggi sono visibili i segni della battaglia che li si svolse e a cui il poeta Giosuè Carducci dedicò anche un componimento. Dalla collina del Bricchetto è possibile raggiungere il Santuario di Vicoforte o Mondovì Piazza, dove sovrasta il panorama la torre dei Bressani quasi a signoreggiare, con prepotenza, il paesaggio circostante.
Il sentiero Landandè è infine un percorso percorribile a piedi, in mountain bike, a cavallo e d’inverno addirittura con le ciaspole. È una rete di sentieri che collega tra loro attività ricettive, luoghi di produzione locali, eccellenze culturali e paesaggistiche nei comuni di Briaglia, Vicoforte, Niella Tanaro, San Michele e Mondovì. Il sentiero originale si snoda su un percorso di 22 km con un tempo di percorrenza di circa 6 ore ed un dislivello di 698 metri, dal 2017 si sono aggiunti i petali di Niella Tanaro e San Michele che portano la lunghezza totale ad oltre 41 Km. Nel 2019 è stato inaugurato il petalo arancio di Mondovì, con il quale il percorso totale diventa di 55 Km. Il sentiero Landandè è un’occasione per organizzare una vacanza unica tra natura, enogastronomia e cultura con le sue Cappelle, la Basilica Regina Montis Regalis di Vicoforte, il Percorso Napoleonico, i Dolmen e Menhir di Briaglia, la Chiesa di San Teobaldo di Niella Tanaro, fino al belvedere e alle chiese rinascimentali di Mondovì Piazza. L’itinerario permette di godere di panorami mozzafiato in tutte le stagioni, immersi nella bellezza e tra la gente di questo territorio d’altre Langhe. Il sentiero Landandè è nato ufficialmente il 24 maggio 2010, quando venne costituito dai nove soci fondatori e dall’idea di raccontare le bellezze del territorio ammirandole a passo di marcia.