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Domenica 22 dicembre 2024

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A passeggio per Boves (prima parte)

Una visita nel centro storico tra chiese e cappelle alla scoperta di piccoli grandi tesori di arte locale

La Guida - A passeggio per Boves (prima parte)

Boves – Il centro storico di Boves offre la possibilità di un percorso d’arte tra chiese e cappelle che si può svolgere a piedi, adatto anche a famiglie con bambini, alla scoperta di piccoli (e grandi) tesori dell’arte locale. Punto di partenza piazza dell’Olmo con la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, edificio in stile barocco costruito nel 1675 sulla ripa di Boves con un campanile edificato sulla torre di guardia del Ricetto. All’interno dipinto realizzato Andrea Vinaj e Caro di Lomellina (1864) e sulla facciata esterna san Bartolomeo, sempre del Vinaj (1875). In via Roma la chiesa di Santa Croce (Confraternita della Crociata) costruita nel 1700 nel Ricetto e completata dal campanile tra il 1762 e il 1887, oggi è auditorium e sala convegni. Svoltando a destra verso piazza Italia si raggiunge piazza Garibaldi con la chiesa di San Gregorio, oggi sede della mostra permanente dedicata alle vicende dell’eccidio di Boves nel 1943. La chiesa, antecedente al sec XIII e più volte ricostruita, dava il nome alla piazza (in bovesano San Greuli). All’inizio del ‘900 fu denominata chiesa di San Magno perché affidata alla società di San Magno. Nelle vicinanze, su via Peveragno verso il cimitero, c’è la chiesa di San Rocco, edificata nel 1430 in seguito ad un’epidemia. Restaurata intorno al 1630 dopo un nuovo evento di peste, venne ampliata nel 1836 dopo l’epidemia di colera. Per arginarne il contagio, divenne posto di guardia e controllo sanitario dei forestieri. Risalendo a piedi verso Madonna dei Boschi ci si imbatte nella cappella campestre di San Francesco, vero gioiello d’arte con affreschi del 1530 forse realizzati da Guglielmo Fuseri. Sulle pareti sono rappresentate teorie di Santi: da sinistra Sant’Anna, santa Maria Maddalena, Santa Chiara, Santa Caterina d’Alessandria, San Paolo e San Defendente e al centro Maria, sede della Sapienza. Alla base dell’altare è rappresentato Gesù Cristo. 

Scendendo verso corso Bisalta, da monte verso valle, tre chiese e cappelle. La cappella di San Carlo, costruita tra il 1610 quando Carlo Borromeo fu proclamato santo e il 1630 data della delibera del Consiglio Comunale che istituisce, in questo luogo, un altro posto di guardia sanitaria per ostacolare il contagio della peste. La cappella del monastero delle Clarisse dove dal 1870 fino ad oggi sono presenti le Sorelle Clarisse. Le prime suore si stabilirono in Valgea in una piccola casa il cui androne viene adibito a cappella. La chiesa come la vediamo adesso risale al 1932, con facciata e campanile del 1953, mentre nel 1982 sono stati realizzati importanti interventi di ristrutturazione. Infine, la chiesa della Santissima Trinità, meglio nota ai bovesani come Chiesa Vecchia. Edificata nel 1200 dopo la distruzione della prima chiesa parrocchiale più a valle dedicata a Santo Stefano, fu chiesa parrocchiale fino al 1675, anno in cui venne consacrata la nuova chiesa in piazza dell’Olmo, punto di partenza e di arrivo di questo mini tour di cultura religiosa.

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