Cuneo – Un ideale itinerario di visita della città può avere come punto di partenza, o di arrivo, i due santuari costruiti ai due estremi della città.
Il Santuario degli Angeli è profondamente legato alla storia della città e del Viale omonimo di cui è l’ideale punto di arrivo. Il Santuario è stato costruito sul finire del Seicento, sui resti dell’antica cappella di Nostra Signora degli Angeli, lungo il tragitto che dai valichi alpini scendeva verso la pianura, e in cui si insediarono i Francescani Minori Osservanti.
L’edificio trovò la sua forma definitiva nel 1718 con il rifacimento dell’interno voluto dai Conti Caissotti di Chiusano. Vi sono conservate le spoglie del Beato Angelo Carletti da Chivasso (1411-1495), protettore di Cuneo, le reliquie di padre Benigno da Cuneo (1673-1744) e la cappella funeraria della famiglia Galimberti. La cupola è stata ricostruita dopo il crollo nel 1996.
A fianco della chiesta è presente il chiostro dell’ex convento, in passato in gran parte adibito a ricovero (e per alcuni anni anche a manicomio) e oggi a casa di riposo.
Il è invece posto all’uscita dalla città da piazza Torino verso Madonna dell’Olmo, subito al di là del fiume Stura, scendendo dal ponte “vecchio” (costruito tra il 1851 e il 1854) e preceduto da un ampio viale da uno scalone monumentale.
Nella zona era presente una chiesa dedicata a Santa Maria del Fonte già dal Trecento. Sede parrocchiale a fine Quattrocento e poi eremo dei Cappuccini a inizio Cinquecento. Profondamente danneggiata e poi ricostruita in occasione di quasi tutti gli assedi (in quello del 1799 fu quasi distrutta), la chiesa venne ricostruita infine a partire dal 1832 e venne insignito del titolo di santuario diocesano nel 1923.