Fossano – Dopo il divorzio dei genitori e il ritorno del padre in Marocco, a Fossano erano rimasti la madre con i tre figli, uno dei quali (A. S.) è imputato davanti al tribunale di Cuneo per lesioni e minacce alla madre e alla sorella. I fatti ricostruiti davanti alla giudice parlano di due episodi, uno avvenuto l’8 aprile 2019 in cui, nel corso di una discussione innescata dallo stesso imputato, il ragazzo mise le mani al collo della sorella fino a farle mancare il respiro, interrotto dall’arrivo del fratello. Il giorno seguente, dopo aver per l’ennesima volta aggredito la sorella, fu interrotto dall’arrivo della madre che lo mise fuori casa. Qui A. S. prese a calci e pugni la porta di casa minacciando le due donne e spaccando con calci e pugni un muretto di cinta. Ora la madre e i gli altri figli, entrambi con un’occupazione, si sono trasferiti in una località tengono segreta per paura dei suoi comportamenti. “È violento, aggressivo e non mi riconosce come madre. Ha problemi di droga e ho provato a portarlo al Sert, da uno psicologo, ma lui non collabora e sta male, ha bisogno d’aiuto ma da me non lo accetta. Quel giorno l’ho dovuto mettere fuori casa perché altrimenti spaccava tutto. Altre volte avevo chiamato i Carabinieri ed è l’unico modo per calmarlo”.
Il maresciallo della caserma di Fossano ha ricostruito i fatti di quel giorno, ricordando che l’imputato aveva altre due segnalazioni per maltrattamenti e lesioni nei confronti della madre e della sorella. Al termine dell’udienza la difesa ha chiesto una perizia psichiatrica, su cui la giudice si è riservata la decisione: all’avvocato difensore ha chiesto di fornire indicazioni utili a capire anche la disponibilità dell’imputato a sottoporsi a un esame medico, e ha rinviato l’udienza al 7 giugno.