Valloriate – Il cantautore Roberto Vecchioni sarà protagonista del “Nuovi Mondi” Festival 2021, il più piccolo festival di montagna del mondo ideato e organizzato dall’associazione culturale Kosmoki e giunto alla sua decima edizione. Considerato uno dei padri della canzone d’autore italiana, professore di greco e latino per molti anni, attualmente insegnante di Forme di poesia in musica all’Università di Pavia, Vecchioni sarà a Valloriate, in Valle Stura, giovedì 1° luglio alle 21 per presentare il suo ultimo libro intitolato “Lezioni di volo e di atterraggio” (Einaudi), uscito ad ottobre. I biglietti (15 euro) sono acquistabili dal 25 maggio sul sito www.nuovimondifestival.it.
“Lezioni di volo e di atterraggio” assume un significato ancora maggiore se rivolto ai giovani delle aree interne – dichiarano Silvia Bongiovanni e Fabio Gianotti di Kosmoki, l’associazione culturale che organizza il festival Nuovi Mondi -. È nata proprio a Valloriate, lo scorso anno, la rete dei giovani facilitatori delle aree interne (RIFAI), un’associazione nazionale che mette al centro i giovani dei territori marginali: abbiamo bisogno di far recuperare ai giovani i sogni, di insegnare loro a volare perché il futuro di queste aree deve essere in mano a loro. La presenza di Roberto Vecchioni assume quindi più di un significato per il Nuovi Mondi: non solo rappresenta l’incontro con un pilastro della cultura italiana, ma incarna un messaggio di futuro con i giovani al centro e saranno proprio i giovani i protagonisti chiamati a dialogare con lui di sogni, di futuro, di voli e di atterraggi. Un altro grande nome dopo Francesco Guccini arriva a Valloriate per il Nuovi Mondi: ancora una volta vogliamo dimostrare che è possibile fare cultura anche in un piccolo paese delle aree interne e che i sogni vanno rincorsi sempre e da qualsiasi luogo”.
Classe 1943, milanese e grande tifoso dell’Inter, Vecchioni nel 2013 è stato candidato al Premio Nobel per la Letteratura insieme a Dylan e Cohen. È l’unico artista ad aver vinto il Premio Tenco (1983), il Festivalbar (1992), il Festival di Sanremo (2011) e il Premio Mia Martini della critica (2011). L’ultimo album, “L’Infinito”, prodotto da DM Produzioni di Danilo Mancuso, ha vinto il “Disco d’Oro”, a soli due mesi dal lancio, con oltre 35mila copie vendute (dato FIMI), nonostante la scelta in controtendenza di rinuncia delle piattaforme streaming e download. Tante le sue canzoni entrate a pieno titolo nell’immaginario collettivo, a iniziare da Samarcanda e Luci a San Siro.
L’ultimo libro è un viaggio letterario che si articola in 15 lezioni indirizzate ai suoi studenti di allora e a quelli di oggi, ma anche ai lettori disposti a scoprire man mano la meta e a perdersi in traiettorie mai scontate. Esattamente come avviene in quelle che Roberto Vecchioni chiama “giornate di follia”, quando con i suoi alunni ci si dava appuntamento in un parco, ci si metteva sparsi – chi in piedi, chi sdraiato e chi in braccio a qualcun altro – e si partiva da un argomento per poi spaziare senza sapere dove arrivare.
Con Einaudi, Roberto Vecchioni ha pubblicato “Viaggi del tempo immobile” (1996), “Le parole non le portano le cicogne” (2000), “Parole e canzoni” (2002), “Il libraio di Selinunte” (2004), “Diario di un gatto con gli stivali” (2006), “Scacco a Dio” (2009), “Il mercante di luce” (2014) e “La vita che si ama. Storie di felicità” (2016). Per Frassinelli è uscito il libro di poesie Di sogni e d’amore (2007).