Cuneo – Primo maggio, festa dei lavoratori. In un periodo come questo, sembra non ci sia molto da festeggiare, ma per le Acli di Cuneo, come associazione di lavoratori e di cristiani, può essere un momento in cui prendere coraggio, armarsi di fiducia e di buona volontà, per trovare nuove strade.
“Se restiamo uniti, se siamo solidali, se ci sosteniamo a vicenda – dice il presidente provinciale Elio Lingua – troviamo il coraggio di andare avanti, mettendo in campo le nostre capacità, la fantasia e le competenze che abbiamo, per ricominciare, per creare lavoro dignitoso per tutti, per contrastare lo sfruttamento di chi approfitta della crisi per sopraffare gli altri e trarre guadagni illeciti, per dare una prospettiva ai giovani e un motivo per vivere agli anziani”.
Per le Acli, i giovani hanno tanto da insegnare e anche tanto da imparare dagli anziani: le generazioni, incontrandosi, possono darsi fiducia a vicenda, come pure le persone appartenenti a culture diverse.
“Se sapremo accoglierci tra noi, senza pregiudizi – conclude Lingua -, se saremo disponibili a apprendere dall’altro e condividere quello che sappiamo, potremo uscire da questa crisi.
Impariamo da San Giuseppe, patrono dei lavoratori, l’umiltà e la pazienza e affidiamo alla sua intercessione la nostra speranza”.