Una volta ottenute le piantine e sistemate a dimora, seguiranno una serie di lavori prima di arrivare alla raccolta degli ortaggi. Bisognerà pensare ad eliminare le malerbe che si sviluppano durante il ciclo colturale, ricorrendo a frequenti zappettature manuali o meccaniche. Per limitare lo sviluppo delle infestanti si può ricorrere anche alla tecnica della pacciamatura, ricoprendo il terreno con uno strato di materiale, film plastico o paglia. La copertura del suolo oltre a impedire lo sviluppo delle malerbe ci consente di mantenere un maggior grado di umidità e temperature più elevate, consentendoci di anticipare i raccolti.
Per le piante dell’orto che crescono in altezza, come i pomodori, fagioli, piselli e altro, bisogna prevedere la presenza di tutori di sostegno, rappresentati in genere da canne di bambù o bacchette in ferro. Soprattutto nelle prime settimane dopo il trapianto, le giovani piantine andranno seguite con cura legandole ai sostegni utilizzando degli spaghi di corda o fettucce di carta con anima in ferro.
Durante tutto il ciclo colturale, su alcune tipologie di ortaggi come il pomodoro, la melanzana e altre bisogna prevedere l’eliminazione dei germogli ascellari delle foglie che andrebbero ad infittire troppo la vegetazione. Questo comporta un incremento delle malattie, una presenza eccessiva di ortaggi di taglia più contenuta, di scarsa qualità che raggiungerebbero con difficoltà la piena maturazione.