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Venerdì 22 novembre 2024

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Ci siamo sentiti inermi, indeboliti da un virus di cui non conoscevamo l’esistenza

Il sindaco di Borgo San Dalmazzo Beretta: "A soffrire di più sono stati gli anziani, ma anche i giovani e le famiglie costrette a un distacco sociale"

La Guida - Ci siamo sentiti inermi, indeboliti da un virus di cui non conoscevamo l’esistenza

Borgo San Dalmazzo – A Borgo, come in tanti altri centri della provincia di Cuneo, è ancora piena emergenza, nelle ultime settimane i contagi sono aumentati in modo esponenziale (4,1 contagiati ogni 1000 abitanti). “Tutto è iniziato nella primavera del 2020, con il focolaio nelle Rsa (20 persone decedute), un vero dolore per tutta la nostra città – ricorda il sindaco Gian Paolo Beretta -. Proprio la fascia degli anziani è quella che sicuramente fin dall’inizio ha sofferto e patito di più, sia per le patologie, sia per l’età, ma soprattutto per il distacco sociale, così come i giovani che hanno vissuto lo stesso problema. E poi c’è tutta la fascia economica famigliare dove ci sono anche lì delle sofferenze e delle ripercussioni”.
Qualche difficoltà si è riscontrata anche comprato economico. “A parte casi particolari, l’economia ha attutito il colpo – continua il sindaco -, anche se con molta difficoltà e sofferenza. Sappiamo benissimo quanto è stato ed è tuttora duro per i commercianti e le aziende, in questo anno molti hanno cercato di risollevarsi, cercando nuove nicchie di mercato oppure rivedendo e riqualificando la loro attività. Come Comune siamo intervenuti deliberando uno sgravio del 25% a favore delle attività che hanno dovuto chiudere durante il primo lockdown e in autunno stanziando 110.000 euro per le famiglie suddivisi in buoni da 80 euro per gli studenti dalla scuola dell’Infanzia alle Medie. In quest’anno ci siamo sentiti inermi, indeboliti da un virus di cui non conoscevamo l’esistenza e che ha cambiato la nostra vita facendoci ripensare anche il rapporto con gli altri. Mi auguro che attraverso questa pandemia si possa ritrovare una nuova umanità, un senso della comunità, del rispetto del valori che forse avevamo un po’ soffocato per la bramosia economia e tecnologica del progresso”.

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