Busca – “Questo anno di pandemia ha realmente cambiato il mondo che abbiamo conosciuto fino al febbraio 2020″. Il sindaco Marco Gallo ripercorre i mesi di emergenza sanitaria. “L’emergenza a Busca è iniziata ad inizio marzo con il primo deceduto della provincia, siamo così entrati molto in fretta a contatto con il virus e da allora è iniziata un’emergenza a diversi livelli: sanitario, sociale, economico – racconta -. Già nella fase iniziale ci siamo organizzati per venire incontro alle esigenze delle fasce più deboli partendo dai buschesi positivi costretti a stare chiusi in casa. Il problema attuale tocca pesantemente i ragazzi costretti alla didattica a distanza con le scuole chiuse. Non secondario è il tema legato alle attività che hanno dovuto fare i conti con cali di fatturato o ancora peggio con chiusure forzate”.
L’Amministrazione ha erogato contributi per 130.000 euro a 179 attività in difficoltà. “Credo però che a fine emergenza ci troveremo ad affrontare una situazione molto difficile: ci saranno attività che probabilmente dovranno chiudere i battenti, ma ci saranno anche delle conseguenze a livello sociale e psicologico che probabilmente emergeranno in tutte le fasce della popolazione – dice Gallo -. Questo anno di pandemia e di limitazioni delle nostre libertà lasceranno infatti delle ferite che andranno curate. Il momento più complicato è stato sicuramente quello iniziale, alle prese con un’emergenza imprevedibile. Giorno dopo giorno si è tuttavia costruita una fitta rete che ha visto lavorare fianco a fianco l’Amministrazione con la macchina comunale (la polizia municipale in primis) e con tante realtà del volontariato locale. Sono cosi scesi in campo la Protezione Civile, la Croce Rossa, il Sai, la Caritas, il gruppo Ana, il Lions Club Busca e Valli, i Vigili del Fuoco e tante altre associazioni il cui ruolo è stato molto prezioso. Il volontariato locale è una risorsa insostituibile nelle nostre comunità e non possiamo che essere grati a tutti coloro che in qualche modo hanno collaborato con l’Amministrazione. L’emergenza Covid ha semplicemente confermato in modo forte e chiaro l’importanza delle associazioni buschesi sempre impegnate in prima linea ad aiutare il prossimo. Oggi dobbiamo seguire le regole che ormai ci vengono ripetute da un anno a questa parte, ma finché non verrà vaccinata la stragrande maggioranza della popolazione continueremo questo estenuante tira e molla di aperture e chiusure con evidenti problematiche economiche, sociali e sanitarie”.
Servizio completo su La Guida di giovedì 18 marzo 2021