Cartignano – “Durante la prima fase dell’emergenza i bar sono stati quelli che hanno subito il maggior danno, al contrario l’attività che aveva il negozio abbinato è riuscita a lavorare, in modo diverso è andata nella seconda chiusura, dove la gente potendosi spostare ha fatto registrare un normale calo di vendite”. Francesco Cioffi, sindaco di Cartignano, racconta come il paese ha affrontato quest’anno di emergenza sanitaria.
“Forse a Cartignano, e lo dico con molto dispiacere, il colpo più duro è arrivato a livello emotivo – racconta -. I primi contagi hanno scatenato, come normale che sia, parecchie ansie e paure. Non è un momento facile, in particolare penso alle persone più anziane e a chi è solo, immagino che trovarsi in questo isolamento forzato lontani da tutti gli affetti sia una dura prova, ma voglio credere che presto tutto questo sarà solo un brutto ricordo”.
Le tre attività economiche presenti sul territorio sono tutte di proprietà comunale, la Giunta ha deliberato l’eliminazione della rata mensile di affitto per i tre mesi di chiusura.
“La cosa che mi auguro è che venga rivisto per i ristoranti il discorso cena, ad oggi così come strutturato non può funzionare, si rischia di avere locali strapieni ai pranzi di sabato e domenica, unici giorni dove le attività di valle possono sperare in un incasso – continua il sindaco -. Come amministrazione stiamo prestando particolare attenzione al turismo, perché sono fiducioso che la valle ha molto da offrire e ha già dimostrato negli anni passati lungimiranza e attenzione al modo di fare turismo”.
Servizio completo su La Guida del 18 febbraio 2021