Pietraporzio – Nei piccoli comuni di alta montagna, caratterizzati da una popolazione con un’età media alta, sono gli anziani quelli che hanno patito di più l’emergenza sanitaria. “Penso a quelli che vivono da soli e sono rimasti isolati dalla famiglia. Non è stato facile, molti hanno trascorso il Natale da soli” dice il sindaco di Pietraporzio Sabrina Rocchia.
Sono stati mesi critici anche per le attività, in particolare per quelli che vivono sul turismo. “Raccogliendo la voce dei nostri operatori ho registrato difficoltà dovute alle aperture a singhiozzo che rendevano difficile qualunque organizzazione. A giugno l’amministrazione ha elargito loro un contributo economico per aiutarli nel momento della riapertura, così come abbiamo cercato di sostenere chi era rimasto temporaneamente senza lavoro ed era in attesa della cassa integrazione. Quello che secondo me non è stato tenuto in considerazione sono le esigenze specifiche dei territori, non siamo tutti uguali, le misure avrebbero dovuto essere maggiormente rapportate alle aree geografiche”. Penso alle attività che in base ai Dpcm avrebbero potuto tenere aperto, ma che di fatto sono state costrette a chiudere perché non potevano avere clienti, bloccati dal divieto di spostamento tra Comuni. Non tutti i negozi riescono a coprire le spese solo con la clientela del posto, non siamo grandi metropoli e a questo si aggiunge la beffa dei ristori che non potranno avere”.
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