Bra – Si aggrava la posizione di tre macellai di Bra, già “pizzicati” e ora finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di aver aggiunto solfiti alle carni, nella preparazione della pregiata “salsiccia di Bra”: si tratta di una sostanza non consentita, tanto più per un “Pat” (prodotto agroalimentare tradizionale), cui però si ricorre per esaltare il colore del prodotto finale.
I Carabinieri dei Nas di Torino, con i colleghi del posto, per conto della Procura di Asti hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i titolari di altrettante macellerie braidesi, con l’accusa di “adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari” e “vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine”.
Le indagini erano state avviate a fine 2019, con analisi di laboratorio che avevano fatto emergere, secondo quanto riferito dai Carabinieri, “la significativa presenza di una sostanza vietata (solfiti), nei campioni di carne trita destinata alla produzione della salsiccia di Bra, prelevati presso alcune macellerie locali”. Era scattata una sospensione dell’attività; da successivi controlli, poi, era emerso che quella pratica non consentita era stata ripetuta. E così, per contrastare un reato considerato pericoloso per la salute pubblica, sono scattati gli arresti domiciliari.