Cuneo – Una ragazzina cuneese ha dato l’allarme e ha contribuito a sventare i gesti di autolesionismo minacciati da un coetaneo lombardo: è successo nei giorni scorsi, secondo la segnalazione diffusa oggi (sabato 6 febbraio) dalla Questura di Cuneo. La tredicenne aveva confidato alla madre di aver “chattato”, nella notte precedente, con un ragazzino conosciuto in un gruppo Whatsapp: questo le proponeva di partecipare a un “gioco” con alcune domande, con relative punizioni corporali. Con un tragico corollario: se la ragazza non avesse accettato di partecipare, alle 14 del giorno successivo, il ragazzo si sarebbe tolto la vita. Di fronte a questo racconto, la madre della cuneese ha allertato la Polizia Postale: sono scattate indagini che hanno permesso di risalire all’adolescente lombardo (a Varese, già seguito dai servizi sociali) e alla madre (a Milano per lavoro). I poliziotti del posto hanno raggiunto la casa del ragazzo e lo hanno accompagnato nei loro uffici; è stato anche trovato, su un dispositivo, un “conto alla rovescia” impostato sugli orari minacciati dal ragazzo. Un altro caso di “challenge” e simili trappole della rete, con il rischio di tragedie che coinvolgono adolescenti e giovanissimi: ancora una volta, dalle forze dell’ordine giunge l’invito alla massima attenzione sulle attività on line dei ragazzi e sui rischi che si possono correre sui sociale e sui nuovi strumenti di comunicazione.