Roma – Il Comitato tecnico scientifico ha dato il suo parere favorevole alla riapertura degli impianti sciistici dal 15 febbraio, solo nelle regioni in zona gialla. L’indicazione è emersa nel corso della riunione che si è svolta oggi, giovedì 4 febbraio, anche se sulla data della riapertura la decisione finale spetta al Governo. Bocciata invece la richiesta della riapertura anche in zona arancione anche con capienza ridotta, anche se al momento, tra le zone alpine resterebbe esclusa la Provincia Autonoma di Bolzano, l’unica ancora “arancione”. Per le zone che riapriranno restano le regole base: mascherine, igienizzazione e distanziamento. Gli skipass giornalieri acquistabili avranno un limite massimo.
“La stagione dello sci potrà riprendere, nelle ‘regioni gialle’, il 15 febbraio. Finalmente – è il commento di Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem, l’unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani – Uncem lo ritiene un segnale positivo. Perché andiamo verso una possibile normalità e ripresa. Il settore turistico può ripartire. Tutti siamo consapevoli della crisi gravissima che la montagna vive. Tante categorie hanno visto fatturati azzerati. Ora si può ripartire, con buon senso, regole chiare e impegno di tutti. Attendiamo di vedere i documenti del Cts ma siamo sempre stati convinti che le proposte delle Regioni per il contingentamento degli accessi sulle piste e in seggiovie e cabinovie fossere adeguate per la fase che stiamo rivivendo. Finalmente ripartiamo. E aspettiamo i ristori. Con il nuovo Governo la montagna dovrà tornare al centro delle politiche per il Paese. Il turismo invernale è indubbiamente un pilastro dello sviluppo delle Alpi e degli Appennini”.
Positiva la reazione dell’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef) che riunisce le società degli impianti di risalita in Italia: “La decisione del Comitato tecnico scientifico di far ripartire gli impianti sciistici – afferma la presidente Valeria Ghezzi – è certamente un’ottima notizia purchè sia affiancata dalla circolazione libera almeno tra le Regioni in fascia gialla: bisogna sapere se si può venire in montagna”.