Cuneo – Si rientra a scuola dal 7 gennaio in presenza e per la prima settimana con il 50% degli alunni, una classe sì e una classe no. Lo conferma una nota del ministero dell’Interno di poco fa indicando regione per regione, e a volte anche per provincia che ci saranno differenziazioni. Il Piemonte, come le Marche, la Sicilia e l’Umbria, era tra le regioni che avevano scelto, sulla base del documento operativo prefettizio, la differenziazione degli orari di ingresso e di uscita, ma la componente scolastica ha optato per riportare temporaneamente l’ingresso su unico turno, tenuto conto che la percentuale precedentemente prevista per il primo dei due turni di ingresso già corrispondeva al 50% della popolazione studentesca interessata. Anche per queste Regioni i servizi aggiuntivi verranno dispiegati secondo le indicazioni contenute nei documenti operativi prefettizi, coniugando le esigenze del mondo scolastico con le risorse straordinarie stanziate per il comparto trasporti. Questo vale per la prima settimana di rientro a scuola e vale per le superiori mentre per la seconda e terza media è previsto il rientro per tutti dal 7 gennaio, s secondo un piano di sicurezza previsto dalla Regione Piemonte, (leggi anche https://www.laguida.it/2020/12/30/quattro-azioni-per-tornare-in-classe-in-sicurezza/
“Tutti i prefetti hanno svolto un’opera preziosa di coordinamento per garantire la ripresa dell’attività didattica in presenza a partire dal 7 gennaio. Si è trattato di una operazione complessa che ha consentito di individuare per tempo soluzioni differenziate a livello territoriale, coniugando le esigenze del mondo scolastico con le risorse straordinarie stanziate per il comparto trasporti”, ha dichiarato il ministro dell’interno, Luciana Lamorgese. “Ancora una volta – ha aggiunto – la rete delle prefetture è riuscita a definire modelli organizzativi condivisi frutto di un’opera di confronto costruttivo tra tutti i protagonisti dei tavoli, punto di raccordo tra i diversi livelli governo nazionale e territoriale, con l’obiettivo comune di riaprire le aule agli studenti in sicurezza già all’inizio del nuovo anno”.
Anche la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha espresso “grande soddisfazione per il risultato raggiunto”. “In pochi giorni – ha spiegato – i tavoli guidati dai prefetti hanno permesso di elaborare misure specifiche, territorio per territorio, e subito operative. Un lavoro di squadra di cui andare fieri. Nell’unico interesse di studentesse e studenti”.