Sono trascorsi esattamente due anni dalla morte a Strasburgo di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista italiano ucciso in un attentato terroristico il 14 dicembre 2018.
Antonio era un ragazzo che amava profondamente l’Europa, credeva nei suoi valori e, con la sua penna e la sua voce, portava il messaggio europeo di democrazia nella sua terra, in mezzo alla sua gente, ai suoi compagni e ai suoi amici.
La voce di Antonio non si è spenta, anzi. Oggi la Fondazione che porta il suo nome continua quel cammino, non facile, di sensibilizzazione e di informazione sull’Europa, un’Europa che Antonio sognava unita, accogliente, senza confini, rispettosa dei diritti fondamentali e solidale.
Ci rendiamo conto che la strada del progetto europeo è ancora lunga e cosparsa di sfide. Antonio lo sapeva bene ed è per questo che ci uniremo sempre alla sua voce e al suo sogno.